Tra dieci giorni Angri conoscerà il nome del nuovo Sindaco che verrà fuori dal ballottaggio tra Antonio Squillante e Pasquale Mauri con quest’ultimo che approda al secondo turno da favorito grazie ai settemila voti messi insieme dalle sue liste. Antonio Squillante ha di poco superato la soglia delle 5.000 preferenze e dovrà recuperare dall’ex patron di AgroInvest sei punti percentuali. Per il momento da entrambi i candidati è stata scartata l’ipotesi di un possibile apparentamento con le altre coalizioni, ma nelle prossime ore non sono escluse sorprese sui due fronti. Squillante potrebbe tirare dalla sua parte, pur senza accordi ufficiali, i voti di Gianfranco D’Antonio che ha ottenuto mille voti in più rispetto alla sua compagine. Mauri, invece, potrebbe strizzare l’occhio al centrosinistra che ha quasi raddoppiato, con Cosimo Ferraioli, i voti della passata tornata elettorale. In stand-by la posizione di Marcello Ferrara che per uno strano scherzo del destino entrerebbe nel civico consesso solo in caso di affermazione dell’acerrimo avversario Mauri. Fuori dai giochi gli altri due candidati, Rosario Capone e Tonino Saporito, che non hanno superato la soglia per entrare in consiglio comunale. Per quanto concerne la concorrenza per occupare uno scranno a Palazzo di Città, da segnalre l’exploit del ventiseienne Arturo Sorrentino che ha riportato oltre cinquecento preferenze nella lista Angri in Movimento, conferma per diversi consiglieri uscenti che hanno rinsaldato e in alcuni casi visto lievitare i propri consensi. Fuori dai giochi l’ex sindaco Giuseppe La Mura preceduto nella lista del PD da Lina Recussi ex consorte di Massimiliano Mazzola. Calo sostanziale anche per Francesco D’Antuono che ha raccolto 210 voti rispetto ai 480 messi insieme nel 2007.