Il centrosinistra e il Sindaco Pasquale Mauri non convoleranno a nozze. Il paventato accordo tra la maggioranza e la coalizione rappresentata da Cosimo Ferraioli è sfumato. La notizia è trapelata a seguito dell’incontro tra le parti che hanno ravvisato oggettivamente l’impossibilità di andare avanti alla ricerca di un’intesa programmatica difficilmente raggiungibile considerate le divergenti posizioni assunte dai due schieramenti.
L’opposizione non ha accolto in maniera favorevole l’ingresso nell’esecutivo di Mauri e la possibilità di “tradire” la cospicua fetta di elettorato, che ha inteso accordare fiducia al progetto di Ferraioli, ha giocato un ruolo fondamentale nella valutazione.
Il Partito Democratico, Italia dei Valori e la civica Noi Angri non si sono epressi in maniera positiva circa un coinvolgimento diretto nel Governo. Scelta diametralmente opposta quella, invece, compiuta da Sinistra per Angri che aveva dato il proprio assenso per entrare nella maggioranza a sostegno del Sindaco.
Da parte sua il Primo Cittadino già nelle ore successive all’elezione aveva offerto a Cosimo Ferraioli l’incarico di guidare il settore urbanistico, ma il diniego del massimo dirigente della coalizione, aveva indotto il Sindaco dell’UDC ad allargare la proposta all’intero cartello politico sondando la disponibilità dei vari raggruppamenti.
In effetti, Pasquale Mauri aveva indicato al centrosinistra di presentare una rosa di nomi di quattro uomini e quattro donne tra cui il Primo Cittadino avrebbe individuato l’assessore da designare. Un’idea che ha raggelato la trattativa e messo la parola “fine” ad una situazione che ha generato imbarazzo su entrambi i fronti.