Cinque milioni di euro da recuperare con il pagamento delle bollette pregresse dell'acqua, con tanto di adeguamento minimo al consumo, che passa da 18, 25 a 72 metri cubi pro-capite all'anno. É questo l'obiettivo del Comune, con uno degli ultimi atti deliberativi del commissario prefettizio Bruno Pezzuto, che prima di passare la mano al neoletto sindaco Pasquale Mauri ha determinato i canoni arretrati e l'adeguamento in oggetto.
Con deliberazione numero 68 del 17 febbraio 2010, «Sono state avviate le azioni tese al realizzo dei canoni per il servizio idrico integrato per le annualità 2000-31 maggio 2004 (quando è subentrata la Gori)». Nello specifico, «É stata ribadita la validità del criterio di determinazione dei canoni acqua arretrati in ragione di 72 metri cubi pro-capite, considerando sia i presupposti atti deliberativi sia i criteri dottrinali e giurisprudenziali». Per tale motivo, è stata revocata una precedente delibera di giunta comunale, la n. 79 del 9 aprile 2006 (Amministrazione La Mura), con la quale era stata sospesa la riscossione dei ruoli relativi alle annualità 2000 e 2001, ed ora dovranno pagare «Il dovuto, con contestuale messa in mora, coloro i quali non vi hanno provveduto per la sospensione».
Dal 2002 al 31 maggio 2004, invece, anche chi ha regolarmente pagato dovrà adeguarsi con il pagamento del conguaglio, «Pari alla differenza tra l'importo già fatturato per un consumo di 18,25 metri cubi di acqua impegnata a persona e l'importo corrispondente al consumo di 72 metri cubi pro-capite che costituisce il minimo garantito annuo a persona». Per le annualità 2000 e 2001, sono interessati 3587 utenti, per un importo di euro 458.973,89 (di cui 59.817,64 euro per il servizio fognario) per l'anno 2000, e 467.008,37 euro (di cui 61.311,47 per fognatura) per il 2001.
Agli interessati sono state notificate lettere individuali con gli importi da pagare in due rate di scadenza (15 aprile e 15 maggio). Per le annualità 2002, 2003 ed i primi cinque mesi del 2004, sono interessati tutti gli utenti per un importo complessivo di 4.193.322,56, di cui euro 1.677.493,50 per il 2002, euro 1.771.087,57 per il 2003 ed euro 744.741,49 per il 2004. Il pagamento è scandito in quattro rate (30 giugno, 30 luglio, 30 settembre e 30 ottobre). Con la riscossione di tali importi, che ammontano complessivamente a 5.119.304,82 euro, il Comune dovrebbe dare un decisivo assestamento alle sue asfittiche casse. francesco rossi