Riceviamo e pubblichiamo – Gent.mo Direttore, Le scrivo per denunciare una mia grande preoccupazione, che non è solo personale ma di molti cittadini che iniziano ad avere nei confronti della nuova amministrazione insediatasi già da qualche mese. L’Amministrazione guidata dal Sindaco Pasquale Mauri sembra non sia iniziata sotto i migliori auspici e le iniziali intenzioni.
Ho scelto di scrivere perché ho cercato di parlare con il Sindaco, ma, cosa che conferma ancor di più la mia preoccupazione, mi è stato detto che in base alla priorità verrò chiamato dal suo staff. Ciò vuol dire che potrò aspettare anche un mese, o due, o, ancor peggio, non essere proprio chiamato. Tutto a discrezione dello staff… un sindaco dovrebbe dedicare un giorno all’ascolto dei problemi dei cittadini e non relegare tale priorità al suo staff.
E dunque questa nuova Amministrazione al di là della solita asfaltata generale delle strade di Angri, che ormai è diventata un classico di tutti i Sindaci che si insediano, restano al palo questioni molto urgenti che continuano ad essere disattese e continuamente rinviate, forse in attesa delle vacanze estive. Un esempio è la questione, ormai annosa, dell’Asilo Nido Comunale, che a quanto sembra, non verrà mai più riattivato; la questione del deficit economico del nostro Comune che allo stato attuale non si capisce ancora come vorrà affrontarlo questa amministrazione; e ancora, la questione dei prefabbricati, che sono ancora lì a rappresentare il fallimento della politica; infine, non vedo un segnale politico deciso e un impegno concreto di questa amministrazione per risollevare la nostra comunità dal baratro civile e sociale in cui versa ormai da anni.
Le prime avvisaglie le stiamo avendo già con il programma sulla cultura che sa di arcaico, rivolto solo ed esclusivamente ad una parte della popolazione, non guarda assolutamente ai giovani, per cui le uniche iniziative di maggior respiro sono, come al solito, iniziativa esclusiva dei privati. Dunque, per evitare di affrontare questioni spinose si cercano strade più facili e più eclatanti per dimostrare la presenza e la forza del governo nella vita del cittadino. Così capita anche che una persona che ama gli animali è costretta a subire, da parte di uno pseudo vigile urbano, aggressioni verbali e fisiche.
La questione è la nuova normativa, che riprende quella del 2004 mai attuata e, anzi, inasprita, che vieta di introdurre i cani nella villa comunale, a piazza Doria, nei giardini di via Cervinia, di piazza Annunziata, praticamente in tutti i luoghi dove ci sono dei giardini pubblici. Succede, quindi, che chi ha un cane, come me, e che usa il guinzaglio, la museruola, munito di libretto sanitario e di paletta per la pulizia nelle strade, non ha la libertà di poter fare una passeggiata nel centro di Angri. Io credo nel rispetto delle regole, ma se le regole sono eque, e in questo caso non solo non sono eque, perché non guardano all’esigenza di tutti i cittadini, ma sono repressive della libertà di una persona di possedere un cane.
Inoltre, si vogliono imporre delle norme, cioè il divieto per i cani di passeggiare nei luoghi pubblici, e non esistono zone di sgambamento per gli animali, per cui una persona che ha un cane non ha la possibilità di poterlo portare giro, e viene trattato come un appestato, come se avesse commesso chi sa quale crimine, creando così nella gente una intolleranza nei confronti di questi animali che certamente in molti casi sono migliori degli esseri umani. Dunque alla faccia della tolleranza e della libertà individuale. Questo mi preoccupa perché in questa vicenda la politica ha dimostrato tutti i suoi limiti e la colpevole disattenzione nei confronti di una parte considerevole di cittadini che amano gli animali, non applicando, una regola fondamentale del vivere civile, il buon senso che sicuramente crea le condizioni di equità e di risultati soddisfacenti. Invece, nonostante le dichiarazioni di assessori, come Caterina Barba, di voler risolvere il problema non in senso restrittivo e di altri addetti, si è voluto agire in modo repressivo e poco intelligente.
Infine, si vogliono imporre le regole utilizzando personale del comune non abituato a confrontarsi con le persone. Risultato, che qualcuno di questi, per far valere la proprie prerogative, non si esime ad usare improperi nei confronti dei cittadini, a gridare, a minacce e aggredire fisicamente. Ma questo è veramente intollerante in una società che si ritiene civile!!! Vorrei sapere dal Sig. Sindaco quali corsi hanno fatto per vestire la casacca di polizia municipale!! Il ruolo di un’amministrazione dovrebbe, invece, essere quello di ascoltare le esigenze di tutti i cittadini, e di tutelare tutti, comprese le “minoranze” e creare le condizioni di reciproco rispetto tra il cittadino e gli addetti ai lavori e, altresì, i presupposti di un normale vivere civile. Invece si preferisce percorrere la pericolosa strada di un atteggiamento intollerante, repressivo e antidemocratico.
E’ proprio vero il detto che dice: “dai il potere a qualcuno che l’ho ha sempre subito è diventerà il più cinico degli esseri uomini!!!” Personalmente farò una battaglia, anche legale, per far valere le mie ragioni e di chi ama gli animali, oltretutto, proprio in virtù di due sentenze del TAR che danno ragione ai possessori di cani e delle nuove disposizioni del sottosegretario al Governo che affida completamente la responsabilità a proprietario dei cani, sollevando di fatto i comuni da qualsiasi obbligo, anche nei luoghi pubblici.
Mi auguro che questo sia solo un episodio e che la nuova amministrazione abbia le capacità e l’aspirazione a lavorare seriamente per migliorare le sorti della nostra comunità, occupandosi, prima di tutto, di questioni molto più importanti ed urgenti, per creare le basi di un vivere civile e del benessere e della felicità di tutti i cittadini. Stefano Sabatino