Un argomento di vivo interesse in questo periodo per l'Agro trova risalto e riscontro nel testo scritto dagli angresi Francesco e Giustino Caiazzo appena pubblicato dall'associazione Il Gabbiano "Angri: Una realtà al servizio delle industrie". In una conferenza stampa indetta presso la sede di TeleAngri1, emittente storica dell'associazione diretta da Enzo Stucchio, sono stati sviscerati gli argomenti proposti nel testo in uscita e che è attualissimo per lo studio eseguito sulla realtà dell'Istituto Sperimentale per le Conserve Alimentari.
Purtroppo inserito tra gli enti da tagliare nella manovra finanziaria in via di approvazione conclusiva dal Parlamento lo studio più di raccontare del possibile epilogo dell'ente, che ha registrato una viva protesta, nei giorni scorsi, ha accompagnato le forti perplessità sulle scelte del Governo in parte ridimensionate per la volontà espressa di accorpare l'istituto alla sede di Parma, tende ad analizzare i benifici e i risultati raggiunti dall'ente sperimentale a favore della filiera agro alimentare meridionale.
La stazione sperimentale di Angri dopo ventitré anni di lavoro è destinata a chiudere i battenti e trasferire alla sede centrale di Parma tutti i suoi lavori. Il 31 maggio 2010, infatti, è stato firmato dal Presidente della Repubblica il DL 78/2010, all’interno del quale è prevista, tra le altre, la soppressione della Stazione Sperimentale per l’Industria della Conserve Alimentari (SSICA) di Angri con il trasferimento dei suoi compiti ed attribuzioni alla Camera di Commercio di Parma. Il centro sperimentale per l’industria delle conserve alimentari, situato in via Nazionale, è un Ente pubblico non economico sotto la vigilanza del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato.
La sede della Stazione sperimentale di Angri è entrata in funzione nel maggio del 1987, sorge su un’area di 29.000 mq, con la destinazione di mq 4.3000 per uffici, servizi, laboratori chimici, microbiologici e strumentali. Presso gli importanti laboratori del centro sono stati eseguiti impegnativi lavori con l’obiettivo di verificare l’integrità di prodotti che una volta ottenuto parere favorevole sono finiti sugli scaffali di mezzo mondo. Gli autori hanno illustrato le ragioni dello studio e indicato le scelte di affrontare un tale argomento durante la conferenza stampa. Per maggiori informazioni e dettagli è possibile collegarsi a www.francescocaiazzo.it