Pioggia di euro per due avvocati: un esborso di elevate proporzioni riguarderà il Comune. Con due delibere di giunta la n.44 e la n.55 l'Ente ha riconosciuto, a seguito di transazione avvenuta, poco più di 800 mila euro a due avvocati. Le loro generalità non sono state rese note nel corpo delle delibere pubblicate su internet che sono caratterizzate dagli omissis.
E' da sottolineare che l'accordo avvenuto tra Palazzo di Città e i due professionisti è risalente allo scorso febbraio durante la gestione commissariale. L'attuale compagine ha formalizzato amministrativamente e contabilmente la transazione. Con la delibera n.44 è stata approvata la transazione con un avvocato civilista a cui "il Comune di Angri ha affidato, nel corso degli anni, numerosi incarichi per la rappresentanza e difesa in giudizio dei propri interessi. Che tale incarichi hanno riguardato tutti i gradi di giudizio e risultano per la maggior parte conclusi e in minima parte in attesa di discussione nei gradi superiori".
L'avvocato in questione aveva inizialmente avanzato per il pagamento delle proprie competenze e spese un ammontare complessivo pari a 493 mila 662 euro, circa un miliardo di vecchie lire. E' scritto nell'atto della giunta che "l'elevato ammontare della spesa non consente attualmente a questo Ente una rapida liquidazione delle spettanze dovute in quanto non compatibili con le disponibilità di cassa". E' stato quindi raggiunto un accordo in base al quale il Comune riconoscerà "il pagamento della somma di 414 mila euro, comprensiva di IVA, spese e CPA, soggetta a ritenuta d'acconto", dilazionando il pagamento "in otto rate ciascuna dell'importo 51 mila 750 euro con scadenza il 30 settembre di ciascun anno, con inizio del pagamento il 30 settembre 2010 e termine il 30 settembre 2017". Con la delibera n.55 è invece stata concretizzata una transazione con un penalista.
Anche in questo caso il pagamento avverrà in più tranche: dieci da quarantamila euro, visto che l'importo totale da riconoscere al legale è pari a 400 mila euro. L'avvocato ha difeso il Comune in due procedimenti penali che si sono coclusi "con l'assoluzione degli imputati".
Si legge che il legale "anche in nome e per conto dei soggetti difesi ha richiesto il pagamento delle competenze dovute per i gradi di giudizio conclusi ed ha presentato le relative note spese per un ammontare complessivo di 457 mila 484 euro". In questo caso l'inizio del pagamento è stato il 30 giugno 2010 e terminerà il 30 giugno 2019. Centinaia di migliai di euro che fanno parte dei debiti fuori bilancio. pippo della corte