Il rapporto tra poste italiane e i cittadini angresi è ormai agli sgoccioli e le proteste degli utenti ormai sono divenute il leit-motiv degli angresi che, loro malgrado, devono usufruire dei servizi postali. Atavica la difficoltà di garantire su tutto il territorio cittadino il recapito della corrispondenza postale con diverse aree della città che ricevono le comunicazioni anche una sola volta a settimana.
Le proteste sono all’ordine del giorno, qualche gruppo di cittadini ha anche provato ad informare la direzione provinciale senza avere mai adeguate risposte. Ne consegue che centinaia di cittadini si sono visti recapitare messe in mora da parte di società che gestiscono la telefonia e l’energia elettrica per il mancato pagamento di fatture che non sono mai state consegnate agli utenti.
Al problema del recapito si aggiungono, in piena estate, quelli relativi agli uffici di piazza Annunziata e di via Madonna delle Grazie. Luoghi sempre affollati e in alcuni casi insufficienti a contenere l’elevato numero di persone che quotidianamente si recano agli sportelli delle Poste.
Una situazione insostenibile alimentata dalla chiusura pomeridiana degli uffici che non permette una distribuzione equa e ordinata dell’afflusso. Il caldo torrido, le code la frenesia degli utenti e lo stress degli impiegati diventano a volte scintille pronte ad alimentare polemiche che in qualche occasione stridono con i diritti dei cittadini e i doveri degli impiegati.