il 16/09/2010 è stato presentato dall’amministrazione locale il progetto di riqualificazione urbana della zona prolungamento C.so Italia/via Cervinia, Largo Cristoforo Colombo, P.zza Annunziata. Come ho detto nel mio intervento, è importante che un’Amministrazione lavori per il progredire del paese perchè l’immobilismo significa regressione. E’ importante il confronto perché le critiche più che gli elogi incentivano a fare meglio. Un progetto di riqualificazione di uno o più quartieri sicuramente innesca una filiera non indifferente, e questo significa rilancio economico per il paese.
Quello che vorrei che l’amministrazione tenesse presente, è che la formazione dei programmi di riqualificazione urbana costituisce per l’ente l’occasione per raccogliere una serie di indicazioni progettuali e attuative, per approfondire le linee sintetiche dei più rilevanti processi di trasformazione urbana, allo scopo, di ricondurre alcune parti di città ad un più complessivo ridisegno urbano e di ridistribuzione dei pesi insediativi e funzionali. Perché ciò avvenga è auspicabile ricorrere ai Programmi partecipati di riqualificazione urbana, che sono strumenti legati alla pianificazione urbana, all’edilizia, alla progettazione degli spazi pubblici, che tenga conto delle esigenze ed idee di chi dovrà vivere in questi spazi e di chi già ci vive.
E' fondamentale la partecipazione della comunità locale, abitanti, associazioni, operatori economici per definire gli obiettivi da perseguire, l'attuazione e il monitoraggio dei risultati, per la realizzazione di interventi condivisi. L’approccio partecipativo implica il coinvolgimento attivo dei beneficiari potenziali nelle diverse fasi di un piano. Il campo principale di applicazione dei sistemi partecipativi è quello della progettazione, nell’ambito del quale esistono diverse categorie di “metodologie partecipative”. Il percorso di progettazione partecipata si può svolgere in due fasi principali: la formulazione di prime proposte-idee condivise e una fase operativa in cui i gruppi di lavoro, già costituiti precedentemente, potranno seguire più direttamente le fasi della progettazione esecutiva dell'area.
In particolare è possibile: • avviare percorsi di partecipazione e co-progettazione tra i diversi soggetti residenti e/o frequentanti l’area considerata; • elaborare proposte inerenti le funzioni e la struttura degli spazi considerati, i possibili utilizzi di queste aree e il ruolo di centralità che svolgono nel territorio; • definire eventuali modalità di gestione dei nuovi spazi, stimolando, se necessario, i vari soggetti coinvolti ad impegni concreti e co-responsabili. i dati raccolti da questa prima fase: • Accrescono la dotazione e la qualità dei servizi, verde pubblico e strade; • Migliorano la qualità delle abitazioni e dell'insediamento; • Consentono di risparmiare le risorse naturali e contenere il consumo energetico; • Consentono di realizzare accordi tra enti pubblici per incrementare l'occupazione e favorire l'integrazione sociale e di realizzare accordi con associazioni e volontariato per migliorare l'offerta dei servizi pubblici. Insomma, un percorso di ascolto e dialogo con i cittadini sul “PRU” di Angri (Programma di Riqualificazione Urbana ), al fine di " pensare insieme un nuovo centro per il quartiere”.
Per la trasparenza e la competenza una procedura concorsuale è da ritenersi il metodo più democratico di competizione tra le migliori espressioni nel campo, dando così anche l’ occasione ai tanti giovani professionisti di confrontarsi, perché penso che per un progetto così complesso debbano intervenire diverse competenze. In questo modo l’amministrazione potrà scegliere la miglior proposta messa in campo. Questa dovrebbe essere la scelta di un’Amministrazione che abbia la consapevolezza che la vivibilità e qualità della città si crea attraverso un’attenta progettazione degli spazi pubblici (in particolare modo le piazze e i parchi), che tenga conto delle esigenze ed idee di chi tali spazi dovrà viverli.
Non sempre, infatti, tali luoghi riescono ad essere per le persone luogo d'incontro e di scambio relazionale, vale a dire spazi significativi per la città. Esaminare la piazza ed il verde come elementi portanti della struttura urbana, individuarne le caratteristiche e le potenzialità a livello funzionale e formale, indagare la gerarchia tra le diverse piazze e spazi verdi, significa cogliere la complessità dell'organizzazione e della composizione dello spazio cittadino, ampliare le modalità del suo uso e migliorare la qualità della vita degli abitanti. Non si può dire ai cittadini, “ecco il progetto che fa per voi”. Segr. Partito Democratico Antonietta Giordano