Grande successo e notevole attenzione ha sollevato l’iniziativa targata Angri Donna PDL che ha organizzato una campagna di informazione e di sensibilizzazione al problema dell’educazione alimentare. “Questa è un’iniziativa di matrice politica, – dichiara Amalia Scoppa – ma con una finalità esclusivamente socio educativa, volta a promuovere l’educazione alimentare nelle famiglie, a partire dai bambini quando i comportamenti sono meno consolidati e meno strutturati e per noi educatori è più facile intervenire su stili di vita e abitudini alimentari non corrette.”
Accanto all’informazione sono state anche distribuite, grazie al sostegno di Attianese S.p.A., Feger, e Pasta Antonio Amato, conserve di pomodoro in barattolo e pasta al fine di incentivarne il consumo nelle mense scolastiche ed in famiglia. Sono state, a tal proposito, allestite tre postazioni presso Piazzale Lazio, Via Dante Alighieri e Viale Europa, ovvero dinanzi al II ed al III Circolo Didattico diretti da Alfonso Longobardo e Rosa Spagna.
Il Coordinatore di Angri Donna PDL, Amalia Scoppa, ed il vice coordinatore Maria D’Aniello hanno evidenziato che l’obiettivo non è politico, piuttosto l’iniziativa prende spunto dall’allarme contro le diete ipercaloriche lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha avviato in molti paesi industrializzati la campagna “ 5 porzioni al giorno” pari al numero di porzioni di frutta e ortaggi raccomandate dai medici, al fine di favorire il benessere psicofisico del bambino e prevenire malattie e squilibri nutrizionali. Il PDL Donna locale, conclusa la manifestazione, ha deciso di destinare le conserve di pomodoro in barattolo e la pasta che sono avanzate alla Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli.
Il Direttore Alfonso Longobardo ha voluto ringraziare le donne del PDL perché l’iniziativa ricalca gli schemi di una progettazione educativa che da la possibilità di far comprendere agli alunni delle scuole l’importanza di alimentarsi correttamente. “L’iniziativa di Angri PDL Donna – dichiara il direttore Longobardo – si inserisce in un progetto più ampio sponsorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero dell’Ambiente per quanto riguarda la frutta nelle scuole. Noi faremo 28 somministrazioni di frutta fresca che darà la possibilità ai bambini di apprendere il significato educativo della frutta fresca.”
Amalia Scoppa ha anche affermato che continuerà ad organizzare campagne di questo tipo perché oggi più che mai c’è il bisogno di contrastare il fenomeno dell’alimentazione sbagliata, che deve essere corretta il prima possibile per prevenire gravi e talvolta irreparabili danni, e di educare sia ai bambini sia agli adulti a seguire un’alimentazione corretta.
Già a partire dal prossimo mese di Gennaio, la dottoressa Scoppa anticipa che partirà nelle scuole una campagna di informazione e di educazione, destinata a genitori ed insegnanti per orientarli nei diffusi problemi dell’apprendimento, e a tal proposito sta già lavorando ad un opuscolo – guida. Inoltre la dottoressa Amalia Scoppa, pedagogista, di concerto con Rosa Guastaferro, educatore, Anna Cavaliere, TNPEE, e Filomena Margarita, Alimentarista, sull’importante e delicata tematica della corretta alimentazione e degli aspetti pedagogici e nutrizionali della pasta al pomodoro, ha recentemente curato una pubblicazione scientifica.
“Il momento del pranzo, – si legge in un estratto della già citata recente pubblicazione scientifica – costituisce uno dei momenti fondamentali nella vita di un bambino, non solo per la propria salute e benessere, ma anche perché, da un punto di vista educativo, è parte fondamentale del progetto pedagogico.
Negli ultimi anni è stata raggiunta una sempre maggiore consapevolezza di come il pranzo rappresenti un momento importante di relazione e di socializzazione tra adulti e bambini, e tra bambini stessi. Niente può essere trascurato al fine di creare un buon rapporto tra il bambino e il cibo, nel rispetto di un’alimentazione corretta, equilibrata e ricca di nutrimenti funzionali. Per i piccoli, l’alimentazione è soprattutto un momento di intimità tra adulto e bambino, dove è indispensabile rispettare i suoi tempi, i ritmi i cambiamenti, che avvengono di giorno in giorno. Imparare a mangiare da soli, prima con le mani, poi, superata la fase importantissima del ‘pasticciamento’, usando progressivamente il cucchiaio, la forchetta, il bicchiere, ecc.., rappresenta una conquista importante che rafforza l’identità personale.
E’ necessario non mettere fretta al bambino, rispettare i suoi gusti e le sue capacità di autoregolarsi, ma anche gradualmente insegnargli senza forzature a rispettare alcune regole che il pranzo con gli altri comporta. A cominciare dallo svezzamento il pranzo è scoperta di colori, odori, consistenze nuove, e contemporaneamente è gioco, curiosità e soprattutto piacere veicolato dal contatto affettivo tra il bambino e chi si prende cura di lui.
Questo però non vuol dire che a volte possa essere anche timore, rifiuto di ciò che non si conosce, un sapore nuovo o un cibo presentato in maniera diversa. Anche per questo motivo è necessaria una buona collaborazione tra chi prepara il cibo e chi lo offre. Ci sembra importante pertanto, sia da parte della scuola che del genitore, non solo preoccuparsi della quantità del cibo, ma anche far si che il bambino possa avere un buon rapporto con il cibo, per costruire le basi della sua salute e del suo benessere.
Oltre alla cura particolare che richiede la preparazione dei piatti, è importante, dunque, servire alimenti che con il loro aspetto risveglino l’appetito ed invoglino a scoprire sapori nuovi. Il pomodoro, proprio per le sue caratteristiche organolettiche, soddisfa tutti i sensi del bambino, oltre all’alto valore nutrizionale che lo rende un alimento poco calorico, leggero, dissetante, e rimineralizzante. Questo ortaggio si sposa benissimo con la pasta che contiene fosforo e calcio, elementi essenziali per il buon funzionamento dell’organismo umano. La pasta è uno dei cibi di maggior valore da usarsi sempre in dieta mista con altri alimenti.” Maria Paola Iovino