Cosimo Ferraioli, capogruppo consiliare del Partito Democratico ad Angri ha evidenziato che intorno alla decisione del Sindaco Mauri di abbattere i pini si e' sollevato un vespaio di polemiche. Ancora una volta l'Ingegnere Ferraioli sposta l'accento sul metodo. "Ci sono delle relazioni a firma di tecnici abilitati rispetto alle quali dobbiamo fermarci. A mio avviso quando c'è un esperto che afferma che ci sono delle indubbie condizioni di pericolo occorre prenderne atto e non dare luogo a sterili polemiche. Ciò posto, tuttavia a tal proposito mi sembra di capire che dalle relazioni non si evince una chiara indicazione per l'abbattimento."
Provocatoriamente il leader del PD cittadino sottolinea che dalle già citate relazioni, tra l'altro non proprio "di ieri" ma datate qualche anno fa, si rileva che i pini di cui si tratta avrebbero potuto causare danni di diverso tipo, per cui le amministrazioni venivano poste dinanzi ad un bivio, ovvero avrebbero dovuto scegliere tra l'abbattimento e le attività manutentive.
Per Cosimo Ferraioli se é vero, come é vero, che c'è un Sindaco e un'amministrazione che decide, che deve agire, che deve giustamente rispettare e mantenere gli impegni e le promesse fatte in campagna elettorale, é anche vero che una decisione così impattante sul patrimonio della città, che appartiene a tutti, doveva essere presa assicurandosi di essere condivisa dai cittadini. A tal proposito, data l'importanza dell'argomento, Ferraioli pensava ad un referendum o ad un altro modo per chiedere direttamente il parere ai cittadini angresi.
Secondo il leader del PD ad Angri, in buona sostanza, la decisione dell'amministrazione comunale di procedere all'abbattimento dei pini sarebbe stata una forzatura indipendentemente dalla pericolosità dei pini stessi. Quindi Ferraioli pone la questione del metodo, una questione che supera i confini di questo caso specifico.
In seguito all'osservazione che se l'accidentale caduta al suolo dei pini fosse avvenuta durante il mercato rionale ci sarebbero potuti essere morti e feriti, così risponde Cosimo Ferraioli "se c'era una condizione di pericolo chiaramente l'amministrazione bene ha fatto ad eliminarla. Però se la condizione di pericolo e' invece dovuta ad un'azione umana più o meno volontaria e' ovvio che si tratta di una forzatura.
Se i pini fino ad ora non sono stati toccati dagli eventi atmosferici e se questo succede all'improvviso proprio in coincidenza con un'azione di abbattimento in altri punti della stessa località, tutto ciò risulta quantomeno un po' sospetto. Non voglio risultare malizioso, ma il dubbio e' lecito." Un altro dato da evidenziare e' la soddisfazione di molti cittadini residenti in quella zona in seguito alla decisione dell'abbattimento dei pini del Sindaco, su questo aspetto Ferraioli commenta con evidenziando un duplice aspetto.
L'amministrazione bene ha fatto, continua Ferraioli, ad accontentare i cittadini residenti in quella zona se i pini causavano problemi e disagi, tuttavia non occorre trascurare che i pini di cui si discute sono a cuore a tutti i cittadini angresi, per cui sarebbe stato più giusto adottare una decisione largamente condivisa.
"Anche in ordine all'intera riqualificazione del Rione Alfano – conclude Ferraioli – mi sarei aspettato un coinvolgimento prima della concretizzazione delle decisioni già prese. Se l'amministrazione davvero ci rimprovera, ovvero sostiene che noi dell'opposizione non siamo collaborativi e partecipativi allora e' opportuno che ci coinvolga maggiormente." Maria Paola Iovino