Sono stati fissati i diritti di segreteria per la richiesta delle diverse pratiche edilizie. Tempi duri quindi per le imprese edili, i tecnici, i professionisti ed i semplici cittadini impegnati presso gli uffici tecnici.
Sullo sfondo anche un provvedimento regionale del 2009 riguardante le "misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente per la prevenzione del rischio sismico e la semplificazione amministrativa" che dovrebbe incrementare le richieste di certificati e documentazione.
L’amministrazione Mauri ha inteso adeguare le proprie tariffe avendo creato anche lo sportello unico per l’edilizia per snellire le procedure garantendo un servizio migliore. Sono diversi gli importi.
Ecco tutti i costi. Per il rilascio del certificato di inagibilitá occorrerá versare venti euro, per una ricerca in archivio di atti, pratiche, progetti ed altri documenti serviranno trenta euro, oltre il costo delle eventuali copie. Più cari, invece, i certificati e le attestazioni in materia urbanistica ed edilizia, i certificati di agibilitá per edifici destinati a civile abitazione ed i rimborsi per i sopralluoghi tecnici: costeranno cinquanta euro.
Molti certificati oscillano tre i cento ed i duecento euro. Si tratta delle volture, dell’istruttoria delle pratiche edilizie preordinate al rilascio del permesso di costruire, del rilascio di alcuni certificati di destinazione urbanistica e per il certificato di deposito mappale e frazionamento. Per l’autorizzazione per l’attuazione di lottizzazioni ed altri piani attuativi di iniziativa privati bisognerá sborsare mille euro.
Discorso di verso per le Dia, le dichiarazioni di inizio attivitá. Varieranno dai cinquanta, ai millecinquecento euro. Quelle relative a interventi di restauro e risanamento conservativo costeranno cento euro, quelle per gli interventi di ristrutturazione edilizia di fabbricati senza demolizione centocinquanta euro.
Per gli interventi con demolizione e successiva ricostruzione occorreranno, infine, trecento euro. Arrivano ad un massimo di millecinquecento euro le DIA e la varianti in corso d’opera relativi ad interventi di nuova edificazione. Pippo Della Corte