«Le parole del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, sono avventate non potendosi etichettare un avvocato in base alla propria appartenenza politica». Così il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense di Nocera Inferiore, l’avvocato Vincenzo Sirica, che ha aggiunto: «Non mi soffermerò sugli altri commenti fatti dal primo cittadino di Scafati nell’articolo apparso su la Cittá».
Poi Sirica continua: «Credo che un sindaco non possa e non debba fare differenze su base politica nella scelta dei professionisti di cui l’ente si avvale. Un avvocato, come un ingegnere o un dottore commercialista, tanto per citarne alcuni, devono essere scelti sulla base dei titoli da questi maturati e della loro esperienza lavorativa».
L’avvocato Sirica, poi, invita a maggiore cautela anche l’amministrazione comunale di Angri, retta dal sindaco Pasquale Mauri, che, sempre sulla Cittá, ha comunicato l’annullamento di alcune delibere con le quali si liquidavano gli onorari professionali dei legali.
«In effetti – dichiara il segretario dell’associazione forense di Nocera Inferiore una semplice richiesta di chiarimenti agli interessati, senza l’eccessivo clamore dato da un articolo di giornale, avrebbe tutelato comunque gli interessi del Comune evitando di ingenerare l’equivoco nei lettori di un comportamento "non corretto" del professionista che, al contrario, andrebbe addebitato proprio alla pubblica amministrazione interessata la quale avrebbe dovuto emettere un proprio atto solo dopo un’accurata istruttoria, evidentemente deficitaria».
E proprio sulla delicata questione angrese occorre fare una precisazione: l’avvocato Michele D’Antonio deve percepire 50mila euro, e non centomila come da noi scritto.
Infine va detta una cosa che vale sempre. Gli avvocati che lavorano per gli enti pubblici sono pagati dai contribuenti. Quindi sarebbero sempre auspicabili due cose: in primo luogo la trasparenza delle procedure seguite quando vengono assegnati certi incarichi. In secondo luogo, ricorrere il meno possibile alle costose consulenze esterne. Pippo Della Corte