Crediti e debiti del Comune: un quadro delicato e da tenere sotto controllo. Le somme da riscuotere sono pari a 37 milioni di euro, i pagamenti da effettuare poco più di 34 milioni. E’ questo in sintesi l’elemento che salta agli occhi dalla lettura dello schema riassuntivo della gestione finanziaria 2010.
Il rapporto è tra i residui attivi, cioè i crediti che il Comune vanta nei confronti dei propri debitori, somme accertate ma non riscosse ed i residui passivi cioè le somme impegnate e non pagate, ovvero i debiti.
L’aspetto singolare è che mentre c’è incertezza sulla reale capacitá di introitare i crediti, il denaro impegnato a favore dei fornitori dovrá essere quasi certamente sborsato.
In sostanza il rapporto tra residui attivi e passivi, sebbene garantisca il formale equilibrio di bilancio garantendo anche un avanzo di amministrazione, manifesta in termini concreti una situazione molto delicata. Le uscite per gli impegni assunti saranno certamente maggiori degli effettivi incassi.
Per avere una situazione chiara tra posizione debitoria e creditoria, il Comune dovrebbe procedere con uno screening capillare.
Giá durante la gestione commissariale furono stralciati diversi milioni di euro di residui attivi, per la maggior parte crediti non più esigibili perché prescritti.
Un’operazione utile per avere una quadro trasparente delle finanze dell’Ente. A pesare la questione legata ai canoni idrici dal 2000 alla metá del 2004 sino al subentro della Gori, quella relativa agli oneri di urbanizzazione e alle varie imposte comunali.
Importi cospicui caratterizzati da difficile esigibilitá. Anche a causa dell’elevata evasione tributaria da parte dei contribuenti. A dare fiato alle casse comunali, sebbene progressivamente in maniera ridotta, i trasferimenti da parte dello Stato centrale e della Regione.
Per quanto riguarda le uscite, invece, sono le spese correnti a gravare pesantemente.
In particolare quelle relative al personale sia a tempo indeterminato, che contrattualizzato a vario titolo. Da considerare, poi, le uscite legate alle varie iniziative con riguardo a spettacoli e feste. Una brutta gatta da pelare per la giunta Mauri. Pippo Della Corte