Sarà sottoposto al vaglio del prefetto di Salerno il provvedimento adottato dal sindaco Pasquale Mauri in merito alla designazione di nove consulenti politici che andranno a coadiuvare il primo cittadino nell’attività politica e amministrativa.
E’ stato infatti elaborata un’interrogazione, da parte di un cittadino, in merito alla legittimità ed alla regolarità dei decreti sindacali con cui il sindaco ha indicato ben nove consiglieri politici, tutti esterni alla pianta organica comunale.
La richiesta di chiarimenti è stata formulata in quanto si ritiene che né la normativa nazionale, né il Testo Unico degli enti locali prevedano la possibilità di assegnare il ruolo di consigliere politico a soggetti diversi dai consiglieri comunali, circoscrizionali oppure dai consiglieri di quartiere qualora esistenti. Inoltre, la figura ed il ruolo di consigliere politico non è prevista dall’attuale Statuto.
Da qui la necessità di capire quale sia stata la normativa di riferimento che ha ispirato il primo cittadino.
Nonostante nel decreto è ben specificato che le consulenze sono a titolo gratuito restano i dubbi circa la possibilità per i nuovi consulenti “di mettere a disposizione del nominato medesimo mezzi, strumenti e struttura dell’ente”.
Occorre capire se “mezzi e strumenti” sono a carico della collettività e sostenuti con denaro pubblico cosa assolutamente probabile considerato che l’ente si sostiene attraverso l’utilizzo di imposte pagate dai cittadini.