Ha ripercorso davanti al tribunale l’indagine svolta all’indomani del concorso per tenenti della polizia locale nocerina l’ex ispettore della polizia di stato Giovanni Grimaldi, rievocando le denunce anonime arrivate prima e dopo la prova scritta, che riportavano segnalazioni anonime con l’elenco anticipato dei nomi dei vincitori, le prove sequestrate e i problemi successivi. In particolare Grimaldi ha ricordato la reazione dell’ex comandante dei vigili urbani e primo imputato nel procedimento, Giancarlo Correale, poi trasferito da Nocera, che protestò telefonicamente e personalmente mostrando dissenso per l’indagine in corso.
A non gradire l’indagine, secondo l’ispettore, fu anche la contestata vincitrice di quel concorso, l’ex comandante della polizia locale di Angri Anna Galasso, già in forza in quel periodo al comando di Nocera Inferiore. Ieri al banco dei testimoni sono stati ascoltati due vigili costituiti parti civili, Iannone e Cimmino, che hanno spiegato le anomalie del concorso, con l’utilizzo (proibito) del computer portatile durante la prova da parte della Galasso, che era seduta al fianco della commissione giudicante, tutta alla sbarra nel procedimento in corso.
I due hanno riferito che un secondo partecipante fu fatto sedere al posto della Galasso, dopo che quest’ultima ebbe concluso la sua prova, di fianco alla commissione. La difesa di Correale invece ha ribattuto chiedendo ai due vigili come mai non avessero denunciato le anomalie durante lo svolgimento del concorso, precisando le circostanze degli esposti e chiedendo dettagli.
Il processo è stato aggiornato al prossimo ventinove novembre, quando i legali di Correale potrebbero depositare l’ulteriore documentazione chiesta dai giudici del terzo collegio riguardante la capacità di stare in giudizio per l’ex capo dei caschi bianchi di Nocera, secondo la sua difesa in condizioni di salute non idonee al processo. In aula i due vigili hanno infine riferito le vessazioni e le aggressioni verbali subite dopo l’apertura dell’inchiesta da parte del loro comandante. Secondo la loro versione Correale era solito insultarli, rendendogli la vita difficile sul piano lavorativo, negandogli premi produttività.
Alla sbarra sono imputati con Correale, in qualità di responsabile del comando e presidente della commissione esaminatrice, Luigi Di Muro e Fiorentino Mastroberti, entrambi componenti della commissione esaminatrice dell’esame, i vigili urbani Carmine Fortino, Prisco Petrosino, Anna Galasso e Andrea D’Elia. Alfonso T. Guerritore (lacittà)