Passa in aula consiliare il bilancio di previsione 2015 e con esso il cosiddetto metodo normalizzato per il calcolo delle aliquote Tari. Sul punto intervengono criticamente i consiglieri di opposizione che componevano l’ex amministrazione Mauri, per evidenziare che si fosse scelto di prorogare il metodo optato dal precedente governo cittadino molte famiglie quest’anno non avrebbero avuto aumenti in bolletta.
“Questo metodo, in base ai calcoli che abbiamo effettuato, -ha spiegato il consigliere Giacomo Sorrentino, ex assessore al bilancio- porterà per molti cittadini un aggravio di spese. Devo ammettere che ci sarà chi avrà dei vantaggi, ma è innegabile che la stragrande maggioranza avrà degli svantaggi perché con la ripartizione tra utenze domestiche e utenze non domestiche, per le prime c’è stato un aumento di costo di circa 600 mila euro.”
Per il sindaco Ferraioli non è stato fatto altro cha applicar la nuova normativa vigente. “La precedente amministrazione aveva applicato una Tarsu travestita da Tari, -ha spiegato il primo cittadino- per cui la tassazione per le famiglie avveniva in modo indiscriminato in base alla superficie occupata. Invece la norma prevede che il costo complessivo del servizio della gestione integrata del ciclo dei rifiuti avvenga attraverso le entrate derivanti dalla Tari, che si calcola su due diverse aliquote: una legata alle famiglie e l’altra alle attività economico-commerciali. Quella relativa alle famiglie, inoltre, è ulteriormente suddivisa in due aliquote: una legata al numero degli abitanti, e l’altra alla superficie. Si applica il principio comunitario in base al quale chi più inquina più paga.”