Con l’approvazione del decreto fiscale, avvenuta in data 17 Novembre, si sono aperti interessanti spiragli correlati alla cosiddetta rottamazione dei ruoli; anche per i comuni.
I contribuenti potranno chiedere di pagare i debiti, sfruttando la cosiddetta “sanatoria delle cartelle”, oltre che con Equitalia, anche con i Comuni purché la riscossione sia stata fatta con l’ingiunzione di pagamento e non con il ruolo. Ammessi alla definizione agevolata (vengono scontati sanzioni e interessi di mora) anche i carichi affidati agli agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2016.
L’istanza deve essere presentata ad Equitalia entro il 31 Marzo 2017 ed i versamenti devono avvenire in numero 5 rate (da Luglio 2017 a Settembre 2018!).
Il risparmio è cospicuo: su una cartella riguardante tributi dell’agenzia delle entrate e dei comuni può ammontare ad oltre il 45%. E questo senza che il Comune ci rimetta sugli importi originari.
E non finisce qui! Un emendamento inserito in sede di conversione del decreto fiscale 193/2016 concede la possibilità ai comuni, che ne esprimano la volontà, ne recepiscano la normativa di cui trattasi ed adottino un apposito regolamento, di “rottamare” ingiunzioni, dilazioni in corso e altri atti di riscossione divenuti definitivi. In sostanza il Comune di Angri può dare ai cittadini la possibilità di eliminare i debiti derivanti da i tributi locali. Anche per quelli affidati ai concessionari della riscossione (ad es. la SO.G.E.T. SpA) e non solo per quelli per i quali in modo autonomo procede tramite ingiunzione (ad es. multe dei Vigili Urbani)
È evidente che il provvedimento, se adottato in tempo, potrebbe portare a indubbi vantaggi, sia per le finanze del comune che godrebbero di un miglioramento dei flussi finanziari, sia per i contribuenti (imprese o persone fisiche) che, per i più disparati motivi, o non hanno adempiuto alle obbligazioni tributarie scaturenti dagli avvisi di accertamento della SO.G.E.T., o che hanno impugnato gli avvisi soccombendo in commissione tributaria o, più semplicemente, furono ammaliati da una irresponsabile opposizione consiliare che li indusse erroneamente a non pagare.
Avendo il Sindaco più volte invocato la concordia sociale, ed essendosi assunto la responsabilità di allargare i settori del Comune, con la relativa spesa, inquadrando nei ruoli di dirigente, personale esterno all’ente pur di assicurare equità da un lato ed entrate regolari e costanti dall’altro, ci aspettiamo che stavolta non fallisca miseramente come finora ha fatto nelle vicende dei bandi per i finanziamenti regionali (leggasi Palio e Premio Città di Angri).
Lasciare abbandonati al proprio destino i cittadini di Angri su questa vicenda, dove l’intervento “costa solo” la capacità professionale di elaborare un appropriato provvedimento e la capacità politica dei consiglieri di maggioranza di approvarlo in tempi accettabili, costituirebbe un “peccato mortale”, una “maledizione imperdonabile”.
Già in troppe occasioni questa amministrazione ha lasciato soli i cittadini di Angri ad affrontare problemi e difficoltà in cui il Comune ha il dovere di intervenire. Mancare di cogliere un’occasione così ghiotta per tutti sarebbe da incapaci politici, buoni solo per andarsene a casa. Al più presto.
Un’altra Angri