Pubblica illuminazione, il Comune ha sospeso l’affidamento. E’ quanto si legge in un avviso pubblico a firma del responsabile del procedimento Salvatore De Cola. Formalmente la causa che ha portato al blocco dell’affidamento del servizio di progettazione, realizzazione e gestione dell’illuminazione urbana riguarda ritardi operativi della commissione esaminatrice.
E’ scritto, infatti, che “con riferimento al procedimento di cui all’oggetto si comunica che poiché la commissione non ha ultimato la procedura riservata della gara le operazioni in seduta pubblica saranno svolte in data da stabilirsi”. Insomma, tutto rimandato. Un ritardo di carattere amministrativo che ovviamente dovrà essere affrontato e risolto.
Un rinvio che, molto probabilmente, è anche frutto dei dubbi sollevati circa i partecipanti al bando e alla società che era in predicato di ottenere l’affidamento: il Consorzio Fenix. Da qui un atteggiamento di prudenza da parte dell’uffcio comunale incaricato al fine di evitare successive contestazioni di illegittimità o addirittura un intervento della Corte dei Conti che già da tempo sta monitorando Palazzo di Città.
L’affare è di circa quindici milioni di euro per una durata di ventitre anni: senza dubbio un appalto importante. Sullo sfondo, poi, anche la dura presa di posizione del consigliere Alberto Milo che ha sollevato perplessità circa la conformità del Consorzio a quanto prescritto dal bando. Verifiche di carattere economico e patrimonale che potranno essere agevolmente svolte anche dai funzionari che stanno seguendo le procedure. Un lavoro necessario al fine di chiarire la vicenda riportandola sui binari della regolarità.
Nella missiva protocollata da Milo è scritto che “da un verifica dei requisiti posseduti alla data di presentazione della domanda e di quella successiva dell’affidamento il Consorzio Fenix non sembra possedere i requisiti previsti. In particolare si evidenzia che dalla visura camerale del Consorzio Fenix non si rileva la ricorrenza del requisito relativo al capitale sociale non inferiore a un ventesimo dell’investimento previsto dell’intervento”.
Poi, ancora. “Invero secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa nella gare pubbliche è inammissibile la presentazione di un’offerta carente di un elemnto essenziale e dei relativi allegati né è consentito una integrazione o variazione migliorativa degli elementi essenziali e costitutivi dell’offerta, atteso che essa si tradurrebbe in un’indebita violazione della par condicio dei concorrenti”.
Perplessità che hanno allertato i funzioanri municipali che hanno deciso di rimandare l’affidamento per effettuare i riscontri necessari. Il consiglio comunale ha anche votato l’inserimento del progetto nel piano triennale delle opere pubbliche. Non è detto, però che a questo punto l’affidamento ai privati della gestione della pubblica illuminazione avverrà alle condizioni attuali. Pippo Della Corte