Il Palio storico continua ad essere oggetto di divisione nella comunità doriana. Negli anni passati le diatribe sono state di carattere politico con maggioranza e opposizione che si sono contrapposte sulla necessità di istituzionalizzare l’evento, oggi, invece la divergenza si registra tra una parte dell’amministrazione e la compagnia dei cavalieri di San Giuda. “Nell’atto di donazione del Palio mettevano una clausola che la conduzione del Palio fosse stata appannaggio di essa – scrive Gennaro Duro – ma da novembre 2017 con l’avvento del nuovo assessore e vicesindaco D’Ambrosio tutto questo non sembra più possibile, non abbiamo mai ricevuto a tutt’oggi un solo invito da questa amministrazione nonostante avessimo portato in quella unica riunione un tecnico progettista per eventi regionali liquidati dal vice sindaco in modo poco diplomatico asserendo che aveva i suoi canali”. La compagnia dei cavalieri di San Giuda lamenta di non essere stata coinvolta nell’organizzazione della manifestazione che per anni è stata organizzata dai cavalieri. “Ora a luglio ci ritroviamo con un progetto di pochi giorni con interventi non consoni all’epoca e senza mai chiedere la nostra collaborazione – precisa Duro – anzi, chiedo un incontro per avere la possibilità di sgombrare il campo dai veleni creati da quella compagine che neanche un mini progetto è riuscito ad assemblare e stamattina vedo questo proclama unilaterale e assolutistico volto a distruggere più che a unire le forze in campo. È così che fa un Sindaco?”.
Di seguito la nota del sindaco Cosimo Ferraioli: “In merito agli ultimi avvenimenti ho sentito doveroso chiarire alcuni aspetti di una vicenda che vede impegnata la mia amministrazione, fin dal giorno in cui abbiamo deciso di istituzionalizzare il Palio, facendolo diventare evento comunale. In tre anni, con non poche difficoltà, abbiamo intrapreso la strada del rilancio, partendo da alcune coordinate indispensabili: la redazione di un Disciplinare che mettesse ordine e desse regole certe alla manifestazione. Avevamo voluto mantenere vivo il rapporto con chi, negli ultimi decenni, aveva organizzato la manifestazione decidendo di “donarla” alla città, destinandogli un ruolo subordinato di gestore della manifestazione. Una ferma volontà dettata dalla riconoscenza per quanto fatto negli anni. Anche la creazione di una Deputazione era stata pensata per creare un’interfaccia operativa che, in maniera sinergica, condivideva l’organizzazione dell’Ente e la gestione insieme ai Borghi e ai Casali, che rappresentano il cuore pulsante della manifestazione. Ci siamo sforzati ad organizzare la manifestazione tra mille difficoltà, con risorse economiche ridotte al minimo e con tentativi di finanziamento falliti, ed in questo faccio ammenda prima personalmente e poi suddivido le responsabilità per ogni ordine e grado.
Ho voluto con fermezza che, chi era stato preposto per volere dell’Esecutivo, continuasse a svolgere le funzioni che la Deputazione era stata chiamata ad esplicare, perseverando nelle scelte adottate insieme ai miei assessori, così come ci siamo avvalsi di operosi collaboratori che hanno sempre messo a disposizione il loro tempo libero gratuitamente, rispettando le direttive che la politica indicava per il Palio insieme alla Deputazione, senza mai invadere le sfere di competenza.
Poi le vicende degli ultimi mesi hanno cambiato la realtà intorno al Palio Storico, generando nuovi aspetti e nuove visioni, che hanno fatto capire il tutto con una luce diversa. Secondo quanto verbalizzato dalla Deputazione nel mese di giugno scorso, ci sarebbe stata la volontà da parte dei gestori del Palio, di non voler partecipare alla gestione dell’edizione 2018, per mancanza di fondi e perché con tempi ristretti e troppo a ridosso delle date previste per la manifestazione (terz’ultima settimana di settembre). Da questa manifestata volontà, la presa d’atto di quest’amministrazione che è obbligata ad organizzare e a lavorare per la buona riuscita della manifestazione. In base ad un protocollo d’intesa firmato nel mese di gennaio scorso, abbiamo pensato di utilizzare le conoscenze e le competenze del Dipartimento, per supportare l’amministrazione nell’organizzazione del Palio 2018. E preciso organizzare e non gestire la manifestazione!”