La riqualificazione dell’area di via Cervinia che in passato ha ospitato le classi del I circolo didattico è bloccata al palo in attesa di un parere dagli organi sovracomunale e dal Genio Civile che dovranno pronunciarsi sulla fattibilità del progetto.
L’area è stata cantierizzata lo scorso due maggio ma, ad oggi, ben pochi sono gli interventi che sono stati effettuati per dare il via al restyling dell’ex plesso scolastico su cui dovrebbe sorgere un’ampia area parcheggi.
Le prime operazioni hanno interessato l’abbattimento di diversi alberi che per alcuni decenni hanno fatto da cornice all’istituto scolastico generando furenti polemiche da parte di cittadini e ambientalisti placati solo attraverso le rassicurazioni dell’ex assessore all’ambiente Maria Immacolata D’Aniello intenzionata a trasferire gli alberi ancora sani in altri luoghi della città.
“Nei mesi passati abbiamo visto alcuni operai al lavoro nella zona – dichiarano i residenti di Corso Italia – ormai sono mesi che non si vede nessuno, l’area è abbandonata e nelle ore serali rischia di diventare rifugio per malintenzionati, l’auspicio è che ben presto i lavori possano cominciare evitando così di registrare l’ennesimo blocco che in tal caso servirebbe solamente a trasformare l’area in un ricettacolo di spazzatura”.
Il progetto interessa centinaia di metri quadrati di superficie sui quali sarà costruita la più grande area parcheggi della città che consentirà di accogliere le centinaia di auto che ogni giorno attraversano il territorio comunale con la possibilità di smaltire l’elevato flusso veicolare.
Si tratta di un intervento di project financing, sistema molto a cuore all’ex sindaco Cosimo Ferraioli, alquanto oneroso pari a quattro milioni e seicentomila euro. Saranno i privati a sobbarcarsi l’investimento che ovviamente dovrà per gli stessi produrre in prospettiva un guadagno.
Il programma di lavori prevede in prima battuta la realizzazione di un parcheggio privato che ospiterà centottanta posti auto, un piccolo anfiteatro in grado di ospitare manifestazioni all’aperto, un campetto di basket che sostituirà quello attuale, mentre nell’area a nord sarà realizzato un edificio per attività sociali.
I tempi destinati all’ultimazione dei lavori dovrebbe essere quantificato in dodici mesi ma ostacoli burocratici e azioni legali presentate dalle ditte concorrenti stanno contribuendo a far dilatare smisuratamente persino i tempi per l’avvio dei lavori.
Nelle prospettive dei progettisti l’area dovrebbe rappresentare, oltre che un luogo di parcheggio per auto, anche un valido punto di aggregazione considerato che sarà realizzata una vasta zona di verde pubblico e la presenza di un centro sociale che potrà ospitare diverse associazioni territoriali oltre ad essere un ambiente per ospitare attività culturali.
A preoccupare i residenti del centro cittadino è l’insidia che i lavori possano registrare una lunga fase di stallo così come accaduto nell’area di Fondo Caiazzo dove i lavori per il circolo del tennis, altro project financing, sono fermi da mesi e le poche opere realizzate sono finite nel mirino dei vandali.