Il commissario straordinario Alessandro Valeri intende trovare una soluzione risolutiva al problema degli allagamenti in diversi punti della città e mettere la parola fine ai disagi di centinaia di residenti che abitano nella zona a valle della città.
La richiesta di un incontro con la componente tecnica dell’autorità di bacino e della Rete Ferroviaria Italiana è ascrivibile a rendere concreto un piano di interventi immediato. La pioggia caduta nel mese di novembre ha messo a nudo le ataviche problematiche che investono diversi punti del territorio e i disagi, in alcuni casi, sono stati riscontrati sul posto dal prefetto abruzzese.
“C’è un problema evidente in merito al quale dobbiamo intervenire con effetti concreti – precisa il commissario straordinario Valeri – la gente da anni vive nella paura e convive con il terrore di registrare danni alle abitazioni, si tratta di una criticità che viene acuita dalle condizioni meteo”. Il confronto tra i vari organi preposti deputati alla salvaguardia di canali e corsi d’acqua dovrebbe cominciare con l’azione costruttiva di pulire il canale San Tommaso che stando alle verifiche potrebbe essere la principale causa di allagamento in diversi punti della città doriana.
“Risolvere il problema passa necessariamente dall’attivazione di un programma di interventi che deve essere condiviso tra le parti e ciascuno deve apportare miglioramenti affinché si possa arrivare, dopo anni di attesa, a trovare finalmente una soluzione”, spiega Valeri. Il canale san Tommaso, da almeno un decennio, è divenuto l’incubo di cittadini ma anche dei vari amministratori che si sono susseguiti alla guida del Comune senza riuscire a trovare una via d’uscita ai problemi.
Tra ostruzioni, accumulo di spazzatura lungo il tratto d’acqua e miasmi maleodoranti ci si ritrova con frequenza a focalizzare l’attenzione sulla manutenzione ordinaria e sulle responsabilità relative alla competenze. Il problema interessa le confinanti città di Angri e Scafati che a più riprese hanno sollecitato Regione e Consorzi ad intervenire con immediatezza.
Nel tempo, però, non si è mai trovata una soluzione con un prolungato scambio di accuse e competenze che hanno di fatto lasciato terreno fertile a quanti continuano nella loro azione di sversamento nel canale san Tommaso con scarichi abusivi.
Episodi confermati in seguito ad accurati controlli che in passato hanno riscontrato che sono almeno una cinquantina gli scarichi accertati e nella “lista nera” figurano aziende conserviere e altre ditte che trattano prodotti di verniciatura.
I cittadini incalzano le istituzioni ma neanche la raccolta di firme inviata al ministero dell’ambiente, negli anni passati, sembra aver sortito gli effetti sperati.