E’ un rapporto difficile quello tra la comunità angrese e la società che gestisce la pubblica illuminazione sul territorio comunale. Un legame nato sotto una cattiva stella con perplessità che sin dai primi atti ufficiali hanno provocato polemiche e disappunto che hanno investito anche la sfera politica attraverso un dibattito incessante e acceso che si è prolungato nel corso di diverse sedute del consiglio comunale. La cittadinanza è sul piede di guerra in seguito ai numerosi disservizi che vengono segnalati nel quotidiano in diverse aree del territorio dove l’impianto fa registrare notevoli carenze. Una “relazione complicata” che mesi addietro ha suscitato anche la drastica presa di posizione del commissario straordinario del Comune di Angri, Alessandro Valeri, che ha disposto la risoluzione anticipata degli accordi legali con la società. Il contratto è stato sciolto per grave inadempimento così come riportato negli atti a firma della responsabile dell’unità operativa complessa del settore patrimonio, Flavia Atorino
Una vicenda controversia e con una fitta ragnatela di connessioni tra il consorzio che si è aggiudicato la gara di appalto, cui è subentrata la società di progetto “Angri illuminazione S.c.a.r.l.”, e la società “Mirca s.r.l”.
Una decisione successivamente impugnata dalla società che ha ottenuto dalla camera di consiglio della sezione di Salerno del Tar, la sospensione del provvedimento fissando per il prossimo ventisette maggio la trattazione di merito del ricorso. Il servizio, pertanto, è ancora gestito dalla società che si è aggiudicata la gara d’appalto nel corso della gestione dell’ex sindaco Cosimo Ferraioli.
L’ente di via Crocifisso, al momento, continua a pagare i canoni spettanti per la gestione del servizio di pubblica illuminazione che dovrebbe comunque garantire i servizi presenti negli accordi contrattuali.
“Dei quattro milioni di investimento che avrebbe dovuto garantire la società, non si è visto un solo euro se non il cambio della armature perché conveniva al concessionario per abbattere i costi dell’energia elettrica – spiga l’ex consigliere comunale Alberto Milo – siamo ancora in attesa di vedere dove saranno collocati i duecento pali nuovi, inoltre attendiamo lumi per quanto concerne altri servizi come il telesoccorso, le macchine elttriche, la videosorveglianza e tutta una serie di elementi che figurano nel contratto ma a distanza di oltre due anni non vi è alcuna notizia in merito”.
L’esponente dei “Popolari Angresi” in diverse circostanze ha rimarcato le anomalie presenti nel bando di gara e sottolineato disservizi e inadempienze.
“La società che gestisce il servizio di pubblica illuminazione ha sostituito le armature ma non c’è stato un direttore o tecnico nominato dell’ente comunale che potesse poi riscontrare che quelle armature fossero compatibili con le schede tecniche dichiarate e presentate all’atto della presentazione del progetto, è una situazione singolare e lacunosa per quanto concerne atti e servizi”, conclude Milo.