In linea con la sua campagna elettorale Pasquale Mauri ha affidato ad un messaggio pubblicato sul profilo social le dichiarazioni in seguito ai risultati arrivati dall’urna.
“È stata una bella campagna elettorale, e non ho rimpianti. Faccio le mie congratulazioni a Cosimo Ferraioli e gli auguro di amministrare la città di Angri con cura e amore. Ringrazio di cuore chi mi ha sostenuto fino alla fine, gli elettori che mi hanno riconfermato la fiducia in questo secondo turno, e le tante ragazze e i tanti ragazzi che si sono impegnati per sostenere il nostro progetto politico. L’esperienza che abbiamo vissuto assieme resterà per sempre nel mio cuore”.
Un messaggio che nasconde l’amarezza per un risultato che non è arrivato nonostante alla vigilia la coalizione di Mauri fosse maggiormente accreditata negli ambienti politici locali forte anche della presenza del Partito Democratico che nel percorso che ha portato al ballottaggio ha fatto arrivare il sostengo dei propri parlamentari e del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
L’elettorato angrese non ha voluto rinnovare la fiducia all’ex primo cittadino che ha amministrato la città nel passato volendo dare un chiaro segnale di continuità nel premiare l’operato dell’amministrazione comunale uscente.
La strategia comunicativa di non esporre il candidato sindaco ad occasioni mediatica e di veicolare proposte e progetti esclusivamente attraverso il profilo social non ha contribuito a portare quel valore aggiunto che pur si auspicava il suo entourage.
Mauri entrerà in consiglio comunale sedendo per il secondo mandato consecutivo tra i banchi della minoranza scortato dai fedelissimi Domenico D’Auria e Mariella Russo. La coalizione si arricchisce anche della giovanissima Roberta D’Antonio, Vincenzo Ferrara e dell’ex assessore di Cosimo Ferraioli, Caterina Barba. Resta fuori dal consiglio comunale il Partito Democratico che perde il suo quoziente proprio in favore del candidato sindaco.
Difficile al momento ipotizzare quali potrebbero essere le scelte di Mauri se restare nel civico consesso o cedere il posto a Gianluigi Esposito, primo eletto nella lista del PD.
Tra i consiglieri non eletti Mauri perde Giancarlo Palmiro D’Ambrosio e Luigi D’Antuono che non hanno ottenuto i consensi sufficienti per entrare in consiglio comunale negli scranno dell’opposizione.
Il successo di Ferraioli non permette alla coalizione di Alberto Milo di conquistare il seggio che sarebbe dovuto andare a Manzo Bonaventura che ha sostenuto Cosimo Ferraioli nel turno di ballottaggio. La compagine porta in consiglio comunale Alberto Milo, Marco De Simone e Giuseppe Del Sorbo.