L’amministrazione comunale ha richiesto lo stato di calamità naturale in relazione alle abbondanti piogge che hanno provocato gravi danni per le esondazioni del Rio Sguazzatoio e l’Aleveo nocerino a fine gennaio.
Un provvedimento che era stato già annunciato in passato dal sindaco Cosimo Ferraioli divenuto ora ufficiale attraverso l’approvazione di una delibera della giunta comunale.
Il provvedimento, supportato da ulteriori atti redatti dagli uffici preposti del Comune di Angri, è stato indirizzato al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e al presidente della Provincia di Salerno, Strianese.
“Sono ingenti i danni alle pregiate colture della zona e alle abitazioni, al punto da indurre diversi cittadini ad abbandonare definitivamente la zona alienando finanche le proprietà”, viene evidenziato nel testo della delibera. La vasta area che si estende nella zona a confine tra i territori di Angri e San Marzano sul Sarno da anni è investita da criticità legate alla presenza dei corso fluviali.
“La zona interessata è stata sottoposta ad intensi fenomeni atmosferici ha subito ulteriori ingenti danni alle strutture viarie, agli edifici, alle coltivazioni, andate irrimediabilmente perdute, e alle famiglie costrette ad allontanarsi con le dovute ordinanze di sgombero”.
Il Comune di Angri, pertanto, ha disposto gli atti necessari per richiedere “un idoneo per far fronte alle spese derivanti dai danni verificatisi nel territorio con riferimento alle infrastrutture, alle coltivazioni e alle abitazioni private”.
I lavori di pulizia hanno interessato una parte del corso d’acqua con la rimozione di tonnellate di rifiuti che ha interessato la zona dove è collocato il ponte di via Marcon divenuto negli anni un nodo dove rifiuti di ogni genere bloccavano il regolare flusso dell’acqua. La Regione Campania ha disposto l’abbattimento del ponte.