La parola d’ordine è boicottare! In maniera spontanea i cittadini angresi stanno mettendo in atto una contestazione silenziosa nei confronti della società privata “Angri Park” che da lunedì scorso ha avviato il servizio della sosta a pagamento.
Le proteste delle passate settimane, che hanno visto alcuni residenti delle strade adiacenti al centro cittadino prendersela con gli operai che stavano verniciando di blu parte del territorio, sembrano essere lontane.
Il passaparola, alimentato dai social, si è diffuso in maniera spedita con decine di persone che in maniera autonoma hanno aderito ad un’azione indipendente e lontana dalle appartenenze politiche.
Tratti di strada lasciati vuoti in segno di protesta soprattutto nei confronti del sindaco Cosimo Ferraioli finito alla gogna in seguito all’ennesima privatizzazione che ha interessato servizi rivolti alla comunità.
La contesa tra cittadini, amministrazione comunale e “Angri Park” si avvia ad animare le prossime settimane con buona pace di chi ha sostenuto l’affidamento dei parcheggi ad una società privata in luogo della “Angri Eco Servizi”, azienda costola del Comune.
Rapporti ancor più tesi anche in seguito agli avvisi lasciati dagli ausiliari della “Angri Park” sui parabrezza delle auto dei disabili che espongono il contrassegno riservato a chi è portatore di disabilità: “Attenzione, dal 17 maggio anche chi espone il tesserino disabili nelle strisce blu è tenuto al pagamento della sosta”.
Un messaggio che ha fatto il giro del web provocando la reazione dei cittadini che hanno etichettato come “indegna” la decisione assunta dalla società della famiglia Gallo.
“Siamo al limite – sottolinea Eugenio Lato del gruppo “Fronte Civile – Stay Angri – la sosta non è consentita gratuitamente ai disabili con apposito cartellino nelle strisce blu e le aree di sosta consentite per i disabili sono quasi inesistenti. Un oltraggio alle fasce deboli con grande mancanza di sensibilità e che non garantisce il rispetto dei diritti umani. Oltre ad aver tappezzato una città intera di strisce blu, oltre di aver deciso le tariffe a tavolino, oltre a notizie non pervenute sui lavori nelle aree a sosta gratuita, oltre a voler svendere pezzo a pezzo questa città chiediamo che almeno le fasce deboli siano tutelate senza altri interessi collaterali”.
Altro nodo da sciogliere è legato agli abbonamenti per i quali il governo cittadino sta ancora cercando di trovare un’intesa di massima con la “Angri Park” sui costi. In ogni caso la stipula del carnet non garantirà l’assegnazione di posti riservati e, pertanto, anche gli abbonati saranno costretti a trovarsi un posto disponibile.