Scoppia il “caso” abbonamenti per la sosta negli spazi delimitati dalle strisce blu. La società che gestisce i parcheggi, “Angri Park”, ha diffuso una nota con la quale ha comunicato quanto segue: “Esauriti in breve tempo, infatti, gli abbonamenti relativi alla zona A e alla zona B”.
Abbonamenti marchiati come “provvisori” sul portale della società privata che dallo scorso 17 maggio ha assunto la gestione dei parcheggi. Tuttavia, nella comunicazione non viene fatto alcun riferimento al periodo di validità degli abbonamenti sottoscritti ne tanto meno ai criteri di assegnazione degli abbonamenti: soli 135 abbonamenti concessi dalla società privata “Angri Park” con la possibilità di abbonarsi riguarda 25 posti per quanto concerne la fascia A, al costo di 65 euro al mese, e 110 abbonamenti, al costo di 35 euro, per la fascia B.
Una circostanza che ha provocato imbarazzo anche tra alcuni esponenti dell’amministrazione comunale considerato che lo scorso mese sindaco e assessori hanno approvato una delibera di giunta comunale con la quale si deliberava e annunciava “un bando pubblico per la partecipazione alle richieste di abbonamento su strada e a stilare una graduatoria conclusiva da inoltrare al Concessionario”.
Aggiungendo che: “I requisti di partecipazione e la validità della graduatoria saranno decisi dall’Ente in sede separata e comunque entro il termine strettamente necessario per la redazione e la pubblicazione della graduatoria che sarà comunicata al concessionario per consentire la possibilità di gestione degli abbonamenti”, si legge nel contenuto della delibera a firma del responsabile dell’unità operativa complessa, Giovanni Losco.
Ad oggi nessuna notizia trapela da palazzo di città in merito alla pubblicazione del bando pubblico rivolto alla cittadinanza ma si apprende direttamente dalla “Angri Park” che sono stati “Esauriti in breve tempo, infatti, gli abbonamenti relativi alla zona A e alla zona B”.
Ennesimo caso che interessa la vicenda parcheggi con l’amministrazione comunale del sindaco Cosimo Ferraioli che pubblicizza provvedimenti che spesso non sono supportati dalle azioni concrete e lascia libertà di agire ai privati in danno degli interessi della comunità.