“Al passaggio dei mezzi le nostre case tremano, pensavamo fosse una scossa di terremoto!”. I residenti di Corso Italia non celano la preoccupazione per i lavori che stanno interessando l’area che ospita l’ex sede del I Circolo didattico che dovrà essere trasformata in una vasta area di sosta con parcheggi sotterranei.
I lavori, dopo anni di attesa e di stop, sono ripartiti nei giorni passati producendo la reazione dei cittadini che devono fare i conti con le forti sollecitazioni dei mezzi di lavoro in movimento.
La prima fase prevede l’abbattimento della vecchia struttura scolastica e dei tre padiglioni, successivamente si dovrebbe procedere con gli scavi per diversi metri finalizzati a recuperare gli spazi che ospiteranno i garage che la ditta privata metterà in vendita.
“Noi siamo fortemente preoccupati – spiega il signor Antonio – ci auguriamo che l’amministrazione comunale e i tecnici del Comune di Angri abbiamo le necessarie garanzie ma temiamo per la stabilità delle nostre abitazioni anche per quanto concerne i lavori prossimi che prevedono scavi in profondità”.
Nella zona ci sono decine di palazzi e di costruzioni popolari realizzati ad inizio anni sessanta, strutture vecchie la cui stabilità rischia di essere messa a rischio dai lavori che investono l’area dell’ex plesso scolastico.
L’area cantierizzata si estende oltre il perimetro recintato della scuola con relativo restringimento della sede stradale e dei posti auto per la sosta.
I lavori, condotti dalla Co.Ge.Ca, società legata alla famiglia Gallo che ha effettuato già diversi lavori per conto del Comune di Angri negli anni passati, avranno una durata di 24 mesi come annunciato dal sindaco Cosimo Ferraioli in occasione dell’inaugurazione lo scorso anno.
I problemi vissuti dagli abitanti di Corso Italia hanno preceduto l’indignazione di parte della cittadinanza per l’abbattimento dei pini marittimi da decenni divenuti simbolo della ex scuola.