“È tutto così ambiguo, prima la conferenza dei servizi con il prefetto poi la richiesta di un’ordinanza restrittiva poi il sindaco che promette anche in consiglio comunale che non la farà e che ascolterà prima tutti gli attori in campo poi improvvisamente compare l’ordinanza che impone la chiusura all’una di locale il sicuro di fare musica dopo le 24 e il divieto di asporto dalle 22:30 su tutto il territorio comunale poi si cambia versione perché i consiglieri comunali che non conoscevano l’ordinanza hanno protestato e il sindaco sempre a voce li convince che l’ordinanza vale solo per via di mezzo ma non è disposto a chiarirlo nell’ordinanza – spiega il presidente dell’associazione “Movida Angrese”, Gianluigi Esposito – insomma siamo difronte alla sublimazione dell’ambiguità dovuta anche alla mancanza da parte dei consiglieri comunale di una dignità politica! Con il sindaco abbiamo avuto colloqui sempre cordiali e collaborativi ma alla fine come sempre si rimangia le parole e fa altro… ormai per ottenere un risultato rispetto a un problema bisogna spiegargli la soluzione opposta!”