Aumenta il costo che il Comune di Angri deve sostenere per garantire il servizio di igiene urbana attraverso l’azienda speciale “Angri Eco Servizi”. Un incremento che ha animato il dibattito nell’ultima seduta di consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione delle tariffe della Tari.
Dal confronto tra i consiglieri di maggioranza e gli esponenti dell’opposizione presenti è venuto fuori il capitolo legato ai costi sostenuti dall’Ente di via Crocifisso. Vincenzo Ferrara, dai banchi della minoranza, ha sottolineato “l’aumento dell’importo nel piano economico-finanziario sul tema raccolta rifiuti per il Comune, passato dai 5 milioni 600mila euro del 2019 agli oltre 6 milioni del 2023. Angri, come ha illustrato Ferrara, espleta il servizio tramite un’azienda speciale, la “Angri Eco Servizi”, legata al Comune a una convenzione che prevede che lo stesso versi all’azienda un canone di fatto (tranne piccole modifiche) immutato dal 2013 (sui 5 milioni 700mila euro), non tenendo presenti variabili (detti tecnicamente “costi aggregati”) sopraggiunte negli anni e legate ad inflazione o costi di gestione”. L’aumento del costo sarà garantito attraverso la contribuzione dei cittadini che nelle prossime bollette dovranno sostenere un leggero ritocco verso l’alto dei costi che saranno caricati nelle prossime bollette.
“L’aumento è minimo -ha spiegato in aula la consigliera di “Grande Angri” Maddalena Pepe– ad esempio un utente domestico su 100 metri quadri nel 2022 pagava sui 162 euro, quest’anno pagherà sui 165, con una differenza maggiorata di circa 3 euro. Una famiglia media di 4 persone, su 100 metri quadri nel 2022 pagava sui 385 euro, quest’anno 389 (sui 4 euro in più). In generale, si stima sui 100 metri quadri una variazione complessiva in media tra i 3 e i 4,33 euro in più sulle bollette 2023 rispetto a quelle dell’anno scorso, mentre per abitazioni inferiori ai 100 metri quadri si prevedono variazioni di uno o pochi centesimi”.
E, intanto, non si placano le polemiche dei cittadini verso il nuovo sistema di raccolta per quanto concerne la frazione indifferenziata che ha registrato la rimozione dei cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti.
Una condizione che aumenta il lavoro e i tempi di raccolta per gli operatori della “Angri Eco Servizi” e induce molti cittadini a lasciare sacchetti e altri generi di rifiuti lungo i marciapiedi favorendo così l’azione dei randagi e il proliferare di ratti e insetti in proiezione dell’aumento delle temperature.