Il futuro del Castello Doria è al centro delle attenzioni delle associazioni locali che intendono rilanciare, attraverso la compartecipazione dell’amministrazione comunale, lo storico monumento collocato nel cuore della città.
Negli anni passati è trapelata l’indiscrezione circa la possibilità di un affidamento ai privati per la gestione dell’edificio con gruppi di imprenditori che hanno manifestato interesse rispetto all’eventuale assegnazione.
Il richiamo del palazzo che per anni ha ospitato la dinastia dei Doria è forte anche oltre i confini territoriali e l’appeal dell’edificio è notevole al punto da richiamare l’interesse di società che hanno presentato un progetto al sindaco Ferraioli e ad altri esponenti dell’amministrazione comunale per ottenere la gestione dell’intero castello.
Una strada che il governo locale non esclude a priori ma è forte l’interesse e la voglia di valorizzare con risorse cittadine quello che potrebbe diventare il polo culturale della città accogliendo anche eventi di respiro internazionale.
Tuttavia, il futuro, ma anche la denominazione storica, sono state oggetto di un dibattito nei giorni scorsi che ha visto storici e professionisti locali confrontarsi sulla conformazione e sulla valorizzazione del monumento più importante della città.
“Occorre capire cosa si vuole fare per dare il giusto risalto alla struttura cara a tutti noi angresi – spiega Paolo Novi presidente dell’associazione “ClickAngri” – abbiamo una risorsa che deve assolutamente essere valorizzata attraverso una programmazione oculata che può abbracciare il comparto culturale e turistico anche alla luce della posizione strategica che occupa il nostro territorio. Nell’ultimo anno qualcosa si è timidamente mosso con diverse attività che hanno contribuito a tenere aperte le porte del Castello o Palazzo Doria, come dir si voglia, ma credo che occorra un piano lungimirante in grado di investire e valorizzare anche le differenti risorse umane presenti sul territorio angrese”.
Sul futuro del Castello Doria c’è anche una tesi redatta dal giovane professionista Matteo Eulogio che ha ribadito la necessità di avviare un nuovo percorso: “l’obiettivo di questa tesi è quello di spiegare come, realisticamente un paese come Angri possa sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità attraverso il suo patrimonio artistico-culturale e nello specifico ponendo al centro di esso il Castello Doria”, precisa Eulogio.