A seguito del grave pericolo rappresentato dagli interventi di riqualificazione urbana di Corso Italia, in data 19-02-2024 il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha convalidato il sequestro preventivo del cantiere, ravvisando i presupposti per l’applicazione della misura cautelare, volta alla tutela della pubblica incolumità.
Alla luce di quanto avvenuto, noi consiglieri comunali vogliamo innanzitutto ribadire che già con un’interrogazione orale nel consiglio comunale del 20-11-2023 e successivamente protocollata in data 27-11-2023, furono chieste al Sindaco rassicurazioni circa l’applicazione e l’adozione da parte del concessionario delle disposizioni normative in tema di sicurezza dei cantieri, stante le opere di scavo in atto in Corso Italia.
Con nota di risposta nel consiglio comunale del 28-12-2023 il Sindaco rassicurava circa l’applicazione da parte del concessionario privato della normativa in tema di sicurezza dei cantieri, dichiarando al contempo l’insussistenza di motivi di preoccupazione per l’incolumità pubblica.
Affermazione, quest’ultima, ribadita più volte dal Sindaco, che si ricorda essere, anche, un professionista e tecnico della materia.
A seguito delle indagini svolte dalla competente Procura, contrariamente a quanto affermato, è, invece, emersa una situazione di grave pericolo, determinata da alcuni crolli dovuti alla mancata applicazione delle misure di sicurezza da parte del concessionario privato e della conseguente incuria da parte del Sindaco, il quale dovrebbe garantire la sicurezza e l’icolumità dei cittadini sul territorio comunale.
Tale situazione è fonte di numerosi disagi ambientali, sociali ed economici per il territorio comunale. Difatti, intere strade, ad oggi, sono intercluse agli utenti determinando una paralisi della viabilità, con inevitabile aumento del traffico veicolare. Sitazione che genera caos e stress ai cittadini, i quali temono per la loro incolumità sino a quando tale stato di pericolo non venga eliminato.
Non è accettabile che il nostro Paese debba sopportare e tollerare tale scempio, determinato dalla inettitudine e incuria di chi dovrebbe rappresentare il territorio, tutelare e savaguardare l’interesse dell’intera comunità.
Solo ieri con un comunicato stampa il concessionario, che ha eseguito il lavori oggetto di sequestro, ha comunicato di voler sospendere il pagamento della sosta sino a quando non verranno ripresi i lavori presso il cantiere di Corso Italia, ammettendo implicitamente la propria responsabilità di quanto accaduto.
Tale volontà anche se è volta a mitigare il danno subito dalla collettività, sarebbe dovuta pervenire già al momento del sequestro, e avrebbe dovuto, inoltre, contenere la dichiarazione di sospensione della sosta fino all’ultimazione dei lavori, atteso che quanto concordato dal Comune di Angri con il privato concessionario è stato disatteso completamente.
A tal proposito, si ricorda che mentre il privato percepisce già da molto tempo i corrispettivi per il servizio di sosta, la città ha ricevuto in cambio solo le conseguenze di un sequestro preventivo di un’intera area che rappresenta il cuore del nostro paese.
Purtroppo, essendo la situazione di giorno in giorno sempre più critica, sarebbe opportuno porre in essere, quanto prima, ogni azione volta alla tutela della cittadinanza.
Per tali motivi i sottoscritti consiglieri chiediamo:
1) di azionare ogni procedura volta ad escutere la polizza fideussoria, al fine di limitare i danni subiti e subendi;
2) sospendere la concessione al privato al fine affidarla all’azienda speciale Angri Ecoservizio, con contestuale riduzione delle tariffe, tutelando il livello occupazionale;
Angri, 04 marzo 2024
Annamaria Russo
Pasquale Mauri
Marco De Simone
Giuseppe Del Sorbo
Alberto Milo