Il segretario del Partito Democratico, Gianluigi Esposito, non lesina stoccate al governo cittadino per la gestione amministrativa della città doriana alle prese con polemiche ingenerate dalle decisioni di una maggioranza che “procede senza una visione per la città”.
Il referente del Partito Democratico, nel corso di un intervento a Radio Base, analizza la polemica che ha investito negli ultimi giorni la comunità angrese con l’approvazione di una delibera che concedi spazi della scuola “Don Enrico Smaldone” ad uso pubblico con la possibilità di affidare ai privati.
“La situazione politica attuale sembra caratterizzata da accordi poco chiari tra alcune figure di spicco e le parti politiche coinvolte – ha spiegato Esposito – sembra esserci una connessione con la gestione amministrativa, che ha già adottato una delibera di indirizzo. Tuttavia, questa delibera appare piuttosto debole e mal formulata, segno di una politica amministrativa poco efficace. Questa dinamica solleva dubbi sulla trasparenza della gestione pubblica, che appare sempre più compromessa da una serie di situazioni poco chiare. Inoltre, il ruolo del Presidente del Consiglio non sembra essere marginale in tutto questo, anzi, sembra avere un’influenza significativa sugli eventi in corso”.
Domani è in programma, in consiglio comunale, la discussione sulla mozione presentata dai consiglieri del Partito Democratico e dai Socialisti.
Esposito resta scettico sulla volontà di rivedere la decisione da parte della maggioranza del sindaco Cosimo Ferraioli.
“Se davvero avessero voluto correggere il tiro, avrebbero potuto farlo senza troppe difficoltà. Il fatto che non sia successo lascia pensare che dietro ci sia una strategia più sottile, una di quelle che il sindaco ha già dimostrato di saper utilizzare. Dopo aver stretto accordi con il settore privato, ora che la situazione si complica, sembra voler distribuire le responsabilità, cercando di scaricare il peso del mancato successo su altri – precisa il segretario cittadino del Pd Esposito – non è certo la prima volta che adotta questa tattica, e chi segue la politica locale sa bene come il Consiglio Comunale venga spesso utilizzato per avallare certe scelte senza troppi ostacoli. Il problema, però, è che questa amministrazione appare sempre più debole, priva di una reale capacità decisionale e, soprattutto, condizionata da un piccolo gruppo di potere che agisce dietro le quinte. A rendere il tutto ancora più preoccupante è la composizione del Consiglio Comunale stesso: ci sono persone di cui si sa poco o nulla, abituate a votare tutto senza approfondire, analfabeti politici. Questo solleva interrogativi importanti su chi abbia davvero il controllo della situazione e quali siano gli interessi in gioco!”, conclude Gianluigi Esposito.