La deliberazione della Giunta Comunale n° 33 del 03/03/2016, ovvero la questione riguardante i nuovi alloggi di via E. Fermi, è un’altra decisione dell’amministrazione Ferraioli che va in direzione opposta a quanto sbandierato in campagna elettorale. Un altro provvedimento dettato da criteri e da logiche certamente non in linea con l’esigenza della comunità angrese di avere una città migliore.
In parole povere l’amministrazione comunale, anziché chiedere al privato che costruisce, corrispettivi in termini di servizi (aree pubbliche per il verde attrezzato, parcheggi – non meno di un centinaio di posti auto –, etc…) in un’area già di per sé super intasata per la presenza di numerosi palazzoni, chiede una cifra in danaro che certamente non servirà per il miglioramento delle condizioni di vivibilità del nostro territorio, già troppo densamente edificato, ma solo per fare cassa.
Proprio questo specifico provvedimento è stato sottoposto alla decisione della giunta – chissà perché – ed è stato approvato in una seduta in cui era assente proprio l’assessore all’urbanistica – chissà come mai. Purtroppo non finisce qui: infatti come questa, ad Angri esistono anche tante altre realtà in corso di edificazione; nuovi insediamenti, per le quali si sta procedendo nel medesimo modo – soldi in cambio di permessi, e senza passare in giunta.
Si adoperi l’amministrazione comunale ad esigere la cessione degli standard delle precedenti licenze e cambi rotta sulle nuove concessioni e su quelle future, al fine di evitare che si vada sempre più verso un territorio dormitorio, affollato, cementificato e invivibile! Questo assurdo provvedimento rappresenterà sempre e comunque un gravissimo precedente, e ci chiediamo come mai il consiglio comunale (vero titolare per una tal decisione) ne sia stato espropriato.
Speriamo che anche le altre parti politiche, soprattutto quelle presenti in consiglio, si oppongano all’assoluta mancanza di sensibilità di questa amministrazione comunale che, invece, si autoesalta in virtù di un’approvazione che svolazza sui miseri “social”, mentre perde di vista quello che dovrebbe essere il fine della politica e del buon governo. Angri è degli angresi; ad essi va garantito, per quanto possibile, il meglio.
Lello Alfano, Amalia Scoppa, Anna Atorino, Aniello Piselli, Giuseppe Galasso, Roberto Giordano, Valentina Gilblas, Gianluca Scoppa, Mario Gallo, Alfonso Scoppa, Carmen Palumbo, Bartolo De Cola, Sergio D’Antonio, Giuseppe D’Ambrosio, Alberto Minervi, Carolina Calabrese.