Presto dovrà essere demolita un’abitazione abusiva edificata in zona agricola E7. E’ quanto si apprende da un’ordinanza del settore promozione, sviluppo e gestione territoriale guidato da Vincenzo Ferraioli. L’immobile appartiene in regime di comunione dei beni a quattro soggetti che ora dovranno affrontare anche il giudizio in sede penale.
La vicenda dell’abuso risale al 2008. Già allora vennero, infatti, effettuati e notificati alcuni verbali nei quali venivano evidenziate le irregolarità compiute. In sostanza, i cittadini hanno edificato senza titolo edilizio in un’area a destinazione agricola e quindi in cui non è possibile costruire a scopo residenziale. Un aspetto noto, ma evidentemente ignorato dagli autori dell’abuso.
A quanto pare nonostante gli accertamenti compiuti circa un decennio fa i soggetti piuttosto che sospendere le opere e abbattere il manufatto hanno continuato a costruire ampliando la casa attraverso la realizzazione di un ulteriore terrazzo con relativa copertura, ingrandendo il porticato e realizzando una nuova pavimentazione. Tutto ovviamente in spregio alle regole e quindi completamente abusivo.
Da evidenziare, poi, che una richiesta di sanatoria presentata presso lo Sportello unico per l’edilizia del Comune venne respinta nel 2009 dal responsabile dell’ufficio “sollecitando ulteriori accertamenti sulle aree in questione considerato che dette opere sono state realizzate in difformità ed in assenza di titoli abilitativi”. All’epoca il Comune era retto dal commissario prefettizio Bruno Pezzuto. Poi, i lavori sono ripresi con nuovo slancio sino a completare del tutto l’edificazione senza titolo. Da qui la recente ordinanza di abbattimento.
La demolizione dei manufatti dovrà avvenire a cura ed a spese dei responsabili che dovranno anche provvedere al successivo ripristino dello stato dei luoghi entro il termine dei novanta giorni dalla data di notifica dell’ordinanza. Secondo quanto previsto dall’atto spetterà, quindi, agli autori dell’abuso provvedere all’abbattimento: aspetto improbabile visto che in dieci anni le opere non sono mai state sospese, ma anzi sono state ampliate.
Da qui la necessità di avvisare anche le aziende erogatrici dei serivizi al fine di sospendere la fonitura di acqua, gas, elettricità e linea telefonica. L’immobile, infatti, non potrà essere accatastato regolarmente considerato che è stato costruito senza alcuna licenza edilizia.
Continuano, quindi, i controlli in materia edilizia da parte del Comune. Sono ancora numerose le abitazioni che vengono costruite in zona agricola e quindi prive di qualsiasi autorizzazione. Le aree più colpite dal fenomeno dell’abusivismo sono quelle agricole. Le stesse che in presenza delle forti piogge soffrono per gli allagamenti.
Secondo il piano regolatore quelle zone dovevano essere esentate da qualsiasi edificazione, ma destinate ad uso agricolo. Nel corso degli anni l’assenza dei controlli e un radicato malcostume hanno, invece, trasformato il volto dell’area pedemontana e delle zone prospicienti le campagne. Quasi tutte le abitazioni sono abusive, sebbene molte delle quali solo successivamente condonate. Pippo Della Corte