I tagli in bilancio al comparto delle politiche sociali, passati da un milione di euro a 800mila euro, hanno provocato la reazione dei consiglieri di minoranza che hanno rimarcato la scarsa attenzione del governo cittadino rispetto ad un settore molto delicato.
“Non si riesce a comprendere perché l’amministrazione comunale si vanta di essere sensibile rispetto alle criticità di determinate fasce di cittadini e poi allo stesso momento taglia i fondi per chi è in difficoltà”, sottolinea la consigliera Mariella Russo.
“Si predica bene ma di concreto si vede ben poco e alcune attività portate avanti sono esclusivamente frutto di iniziative attribuibili a cittadini e professionisti che mettono la loro professionalità al servizio di chi ha bisogno senza alcun impegno da parte dell’amministrazione comunale che spesso rivendica il diritto di enfatizzare tali iniziative senza essersi prodigata in nulla”, precisa la Russo che rincara la dose: “oltre ad attribuirsi meriti che non ha non si capisce perché hanno abrogato tante attività che erano state avviate nella scorsa consiliatura come ad esempio il nonno vigile, domande che restano senza alcun risposta da parte di chi gestisce le politiche sociali”.