E’ il giorno di dolore per la nostra città!
Al risveglio ti partono pensieri intrisi di tristezza perché la mattina dopo rappresenta sempre un miscuglio di emozioni, di riflessioni che varcano la mente in maniera celere.
Combatti, fatichi, nel tentativo di scacciarli ma quando si connettono al cuore c’è poco da fare. La mente vacilla e l’anima si lascia sgorgare quelle lacrime liberatorie che piangono una tragedia.
Vola nel regno del Signore un’anima, si spegne il battito di un cuore che aveva ancora amore da regalare ad un fiore che ora comincia a sbocciare.
E’ un sentimento di amarezza, di ingiustizia, verso un destino che ha colpito forte una famiglia senza avere il coraggio di volgere lo sguardo verso chi aveva una missione da compiere ancora.
E’ la vita, dicono! Quello scorrere di minuti, ore e giorni che spesso passano tra sguardi distratti incrociati, parole non dette e momenti vissuti.
Tutto legato ad un filo irripetibile e unico che all’improvviso si spezza. A volte si logora lentamente, altre si spezza in maniera inopinata generando quei vuoti che mai saranno colmati.
Angri vive il giorno del dolore per la scomparsa di Gianfranco. Non è la prima tragedia che segna i cuori degli angresi ma stavolta c’è qualcosa di atipico. C’è un destino che si è accanito. C’è un momento storico che ci tiene incredibilmente accomunati. Un sentimento che parte dal cuore e colpisce in maniera veemente il nervo scoperto di ciascuno di Noi.
Non conoscevo Gianfranco, ieri ho visto per la prima volta una sua foto. Si parla di una persona umile, rispettosa che il Signore ha voluto unire all’amore della vita.
Barbara l’ho conosciuta, abbiamo dialogato prima di un’intervista. Ha lasciato il segno, l’ha fatto, concretamente!
Attraversando Corso Italia capita con frequenza di volgere lo sguardo verso quel defibrillatore.
E’ il suo ricordo! Il suo gesto concreto verso un prossimo sconosciuto. Un segno indelebile di un amore che non passa, non sbiadisce neanche con lo scorrere dei giorni.
E’ la forma di un Amore, quello con la maiuscola! Incondizionato, rivolto a persone mai conosciute.
Il Signore ha voluto strappare l’ennesimo fiore delizioso dal nostro giardino e riunificare nella Sua casa quei semi di un Amore destinato a vivere nell’eternità…
Luigi D’Antuono