Un duplice filone viene seguito in merito alla vicenda della pubblica illuminazione, sospesa tra i disagi costanti segnalati dai cittadini e le vicende giudiziarie, con risvolti di matrice finanziaria, destinati ad alimentare le perplessità nonostante la sentenza della giustizia ordinaria.
I disservizi sul territorio sono incessanti con intere zone che sono lasciate al buio sia nella zona centrale che nelle strade di periferia. In sintesi il Comune di Angri continua a riconoscere il canone mensile alla società privata che gestisce l’illuminazione pubblica sull’intero territorio comunale nonostante una sentenza del Tar che ha decretato l’annullamento del contratto.
“Dal mese di Luglio 2020 il Tar di Salerno ha annullato per gravi inadempienze del concessionario il contratto per la gestione di pubblica illuminazione – evidenzia il consigliere comunale Alberto Milo – ci viene da dire un bel “finalmente” dopo tante battaglie ci siamo liberati degli esiti di una scelta politica scellerata, invece la stoltezza (?) di alcuni non ha limite”.
L’esponente dei “Popolari Angresi” negli anni passati si è fatto promotore di diverse iniziative finalizzate a sollevare perplessità in merito all’accordo sancito tra il Comune di Angri e la società privata.
Azioni che sono servite ad orientare l’attenzione sulla vicenda anche in seguito ad denuncia alle autorità giudiziarie che hanno aperto un fascicolo in merito alla gestione affidata al privato.
“Ad oggi, nella nostra città, una sentenza di un Tribunale viene completamente elusa e da luglio che gli angresi continuano a pagare 50 mila euro al mese a chi è stato ritenuto gravemente inadempiente nei confronti della nostra stessa comunità – precisa Milo – noi continuiamo ad avere fiducia che, prima o poi, la giustizia arriverà anche nella nostra città”.