L’installazione delle due antenne per la telefonia, posizionate a Fondo Caiazzo e nel parcheggio di via Semetelle, tiene vivo il dibattito tra il sindaco Cosimo Ferraioli e la comunità doriana che ha evidenziato perplessità in merito alle decisioni assunte dall’amministrazione comunale.
“Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere queste due parole riguardo l’installazione di una antenna radio base in Fondo Caiazzo, volevo prima vedere a cosa si è disposti ad arrivare pur di criticare le scelte di questa amministrazione e soprattutto gettare fango su di me – spiega il primo cittadino Ferraioli – ma ho aspettato invano. La realtà dei fatti è che c’è già chi è in campagna elettorale, con tre anni di anticipo, ed è salito sul carro del “parliamone pure noi anche se non ne sappiamo niente, l’importante è scrivere qualcosa”. Purtroppo, essere social, prevede l’utilizzo di tecnologie, ovvero di strumenti e mezzi, tra i quali, le antenne. A breve vi darò tutte le delucidazioni in merito”.
Una “difesa” che si è rivelata, però, controproducente per il sindaco doriano che attraverso le sue dichiarazioni ha contribuito ad alimentare il dissenso anche alla luce di ulteriori riflessioni pubblicate dal sindaco sui canali social.
“Lo scrivo a caratteri cubitali affinché sia chiaro anche per chi ha gridato allo scandolo o pensa di continuare a marciare su tutto ciò che accade ad Angri: il comune non può impedire l’installazione di antenne di telefonia mobile – ha evidenziato Cosimo Ferraioli – È il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso procedura a evidenza pubblica per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze per il 5G, che decide”.
“Per quanto concerne l’impossibilità da parte dei comuni e dunque dei Sindaci di vietare le installazioni di queste antenne perché “non hanno voci in capitolo”, mi sembra ancor più puerile e superficiale come affermazione – afferma l’ex consigliere comunale Alfonso Scoppa – una amministrazione che non può disporre del suolo del proprio comune e comunque che non potrebbe opporsi ad un provvedimento di natura amministrativa, è veramente una cosa che non si può sentire. Finché il Sindaco darà queste risposte così piccate e disarmanti, veramente non potremmo aspettarci mai nulla di meglio”.
“Purtroppo il nostro Sindaco crede di poter accusare di “ignoranza” chi invece avrebbe il sacrosanto diritto di definire lui e la sua giunta in tal senso, senza timore di essere smentito – spiega Eugenio Lato – bastava poco, bastava dialogare. Ma, al solito, chi è abituato a pensare ad “altro”, cerca di mettere delle toppe solo se incalzato e stimolato, facendo spesso danni peggiori del buco e delle assenze continuate nel tempo”.