Il confronto serrato tra l’amministrazione comunale di Angri e la delegazione della scuola “Galvani -Opromolla” ha aperto ad una nuova ricognizione tra i dirigenti scolastici e la giunta guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli.
Un summit costruttivo che avrà l’effetto immediato di sospendere il previsto corteo in programma per oggi pomeriggio. L’apertura al dialogo e la volontà condivisa di trovare una soluzione in grado di andare incontro alle esigenze di tutte le istituzioni scolastiche della città. «Abbiamo ascoltato la voce dei docenti e della rappresentanza dei genitori, abbiamo ribadito che questa delibera è frutto di una scelta condivisa con i dirigenti che hanno espresso pubblicamente la loro proposta nella riunione del 21 settembre scorso. Tenuto conto che siamo sempre aperti al dialogo e alle richieste, chiederemo alle dirigenti delle scuole interessate di formulare la loro proposta per iscritto ed inviarla al Comune», ha precisato l’assessore alle Politiche scolastiche, Giusy D’Antuono.
Sintetico anche il commento del primo cittadino che ha palesato una certa fiducia rispetto a quanto emerso dalla riunione tenutasi in Municipio. «È andato tutto bene – ha precisato il sindaco Ferraioli, lasciando intuire di aver accolto le istanze della comunità scolastica della “Galvani-Opromolla”. Tuttavia, oggi è previsto un nuovo tavolo tecnico con tutti i dirigenti scolastici degli istituti cittadini.
Nel frattempo, la direzione del III Circolo didattico ha preso le distanze dalle polemiche, difendendo l’operato dell’amministrazione comunale: «La scelta dell’amministrazione comunale è stata quella di seguire una logica non di mera divisione, ma di opportuna trasformazione, creando sul territorio due nuovi istituti comprensivi – il Primo ed il Terzo – che andranno ad affiancare il Secondo preesistente. La proposta è legittima ed è l’unica possibile – ha spiegato la preside Patrizia Del Barone in un documento diviso con docenti e personale Ata -. Non si comprendono, dunque, le lagnanze dei genitori, né la posizione dei colleghi docenti della “Galvani-Opromolla”.
Sono prive di fondamento. Non è in discussione il diritto allo studio di alcun alunno, né la “tranquillità” degli insegnanti. Anzi, sul piano tecnico, proprio lo smembramento della nostra scuola – che loro stessi propongono – creerebbe criticità per il personale docente ed Ata e perdita di posti di lavoro».
Luigi D’Antuono
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