La scelta dell’amministrazione comunale di sgravarsi dalla gestione della biblioteca comunale di via Incoronati e affidarla ai privati rientra nel “modus operandi” del governo Ferraioli che dal suo primo mandato ha perseguito e attuato la politica dell’affidamento ai gruppi privati delle strutture pubbliche.
Stadio, palestre e spazi hanno anticipato la decisione di indire una manifestazione d’interesse finalizzata a trovare volontari e associazioni pronti a farsi carico della gestione dei locali collocati nel centro storico della città doriana.
Il bando pubblicato dagli uffici di palazzo di città annovera criteri che non sembrano accrescere l’appeal di quanti potrebbero avere interesse a rilevare la gestione della biblioteca. “Negli ultimi giorni è stata pubblicata la manifestazione d’interesse per l’affidamento della gestione, ma i termini appaiono 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐞 𝐮𝐧’𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚”. sottolinea Pasquale Somma coordinatore del gruppo “FreeAngri”.
Somma ha evidenziato alcune criticità che emergono dalla potenziale convenzione che il privato andrebbe a stipulare con gli uffici comunali di via Crocifisso. “L’associazione gestisce la biblioteca senza compenso dal Comune. Una sfida per sostenere il servizio contando solo su volontari e fondi esterni, l’associazione ha compiti impegnativi: apertura al pubblico, eventi, pulizia, catalogazione, con relazioni periodiche al Comune – sottolinea Somma – rischio di sovraccarico per i volontari, i costi assicurativi a carico dell’associazione (anche se obbligatori) per coprire volontari e attività, senza rimborso. Un peso finanziario importante e inoltre ci sarebbero “Limiti e divieti (attrezzature, capienza, orari) per proteggere il bene pubblico. Ma meno flessibilità per l’associazione, che vede ostacolata la sua capacità di innovare e crescere”.
La convenzione avrà la durata di due anni decorrenti dalla data della stipula e l’eventuale rinnovo sarà oggetto di nuovi e specifici accordi tra le parti. La convenzione è senza scopo di lucro e le associazioni presteranno i loro servizi su base volontaria e senza remunerazione, mentre il Comune di Angri consentirà l’utilizzo gratuito dei locali e si accollerà le spese delle utenze.