Cento gazebo sparsi su tutto il territorio della provincia di Salerno per sensibilizzare la nuova giunta regionale ad inserire nel piano sanitario lo strumento dell’assegno di cura. Questa l’iniziativa dell’esponente di ‘Noi Sud’, Rosanna Ferraioli, che dal mese di maggio inizierà una raccolta di firme per portare all’attenzione del parlamento regionale l’assegno di cura, uno strumento di supporto alle famiglie che ospitano persone non autonome e che consente di conseguire il benessere della persona con disabilità, oltre che risparmi straordinari per lo Stato e la Regione. “L’obiettivo è quello di favorire la permanenza di persone non autosufficienti a domicilio, ricevendo le necessarie cure sia da parte dei servizi sociali e sanitari che da parte del nucleo familiare, e assicurare alle famiglie che hanno assunto il carico di questo lavoro di cura, quando siano anche in condizioni di difficoltà economica, una forma di sostegno economico adeguata”, ha affermato l’imprenditrice di Angri.
Un provvedimento che è già diventato realtà in altre regioni come la Puglia e che porterebbe giovamento anche al bilancio della Regione Campania: “Nelle strutture di ricovero e di cura, i costi per una persona non autosufficiente sfiorano i 2.500 euro mensili, con l’Ente Regione che contribuisce in media con 1.500 euro al mese e in tempi di crisi questi sono costi troppo alti da sostenere”, afferma la Ferraioli. “Un assegno di cura, che può raggiungere un contributo massimo di 500 euro mensili, potrebbe riuscire dunque a ottenere l'obiettivo dell'assistenza al proprio domicilio”.
Una causa giusta, che la Ferraioli intende perorare dando vita ad una campagna di sensibilizzazione tra la gente e lanciare una petizione popolare per cui si punta a 50mila firme che induca il presidente Caldoro a prendere in esame l’istituzione dell’assegno di cura nel nuovo piano sanitario regionale: “Con l'introduzione di questo sostegno economico a favore delle famiglie che assistono una persona non autosufficiente si accresce la trasparenza nei criteri di determinazione del diritto a questi emolumenti, dando tempestività nel definirne l'entità e la periodicità, come le assegnazioni semestrali, per ciascun richiedente. Queste iniziative devono essere viste nel quadro dell’integrazione sociosanitaria e del potenziamento delle cure nel nostro territorio”.