Il leader del Pd, Cosimo Ferraioli, punta il dito contro la gara per l’affidamento del servizio di corrispondenza comunale ad Angri. • Per sgombrare il campo dalle incertezze, il capogruppo del Pd ha deciso di chiedere l’accesso agli atti. «Si sa che questa gara si è conclusa senza nessun aggiudicatario, -dice Ferraioli- Con gli atti alla mano cercheremo di capire il mistero. Suppongo che chi ha partecipato alla gara non abbia avuto i requisiti, sono cose che succedono, ma, trattandosi di una gara ad evidenza pubblica, è una cosa che quantomeno incuriosisce».
Ritornano d’attualitá, dunque, i dubbi e le perplessitá sulla gestione della corrispondenza, da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Mauri.
Il capogruppo consiliare del Pd evidenzia, che sul punto, vige un "religioso silenzio" dal sette di dicembre del 2011, ovvero dalla data in cui è stata pubblicata la gara per l’affidamento del servizio di gestione e recapito della corrispondenza del Comune di Angri, con determinazione a contrattare n.1524/2011.
«Mi sembra che alla gara hanno partecipato quattro ditte, -prosegue Ferraioli- Quindi verificheremo il motivo della mancata aggiudicazione. E’ una storia che è iniziata, in via sperimentale, più di un anno fa e ancora non si riesce a capire come andrá a finire. Non so se, qui, risparmiare qualcosa sia garanzia della bontá del servizio. Ci sono diversi controsensi».
L’assessore Giacomo Sorrentino rispedisce le accuse al mittente. «Ci siamo abituati, ormai, si ha da ridire su ogni cosa che facciamo -precisa l’assessore al bilancio Sorrentino- anche se capisco il ruolo dell’opposizione. Comunque se non ci sono le condizioni e i requisiti, può anche capitare che la gara non venga aggiudicata».
Quindi Sorrentino continua nell’analisi della situazione: «Altrimenti sarebbe inutile fare le gare se giá si conoscessero gli esiti. Per svelare l’arcano, la gara non è stata aggiudicata perché le quattro ditte avevano prodotto documentazione incompleta. Stiamo attivando rapidamente le procedure per indire una nuova gara, dal momento che con le poste private il risparmio per l’ente è notevole, e ammonta al 40 per cento circa in meno». Maria Paola Iovino