Arturo Sorrentino è il nuovo presidente del consiglio comunale. Fumata bianca, quindi, ieri sera per l'elezione della massima carica del parlamentino cittadino. La maggioranza stretta attorno al sindaco Pasquale Mauri (UdC) ha trovato i numeri per far eleggere il proprio candidato, grazie al voto favorevole di Marcello Ferrara.
Occorrevano quindici voti validi, cioè pari ai tre quarti dei consiglieri così come prevsito dallo statuto comunale. Sorrentino che ha diretto i lavori in qualità di consigliere anziano, in quanto più votato alle scorse elezioni, è stato eletto grazie al voto favorevole dell'ex mastelliano. Nessun accordo quindi è avvenuto con le altre forze di opposizione che evidentemnte non hanno espresso un consenso unanime sul nome del giovane consigliere in quota Udc.
Ferrara, con alle spalle una lunga militanza nbella Dc e poi nell'Udeur, ha vestito i panni del quindicesimo uomo della maggioranza. Le due settimane trascorse dal primo consiglio del nove maggio scorso non sono quindi servite per ricompattare l'assise su di un nome condiviso e gradito in maniera trasversale.
La strada inizialmente in salita è stata resa agevole grazie al voto di Ferrara. Sulla persona di Sorrentino sono confluiti i quattordici voti dei consiglieri governativi (tredici consiglieri, più quello del sindaco) con l'aggiunta determinante di quello dell'esponente dell'opposizione. Non occorrerà attendere una ulteriore convocazione.
In caso di mancata elezione la nuova riunione si sarebbe dovuta svolgere entro i successivi venti giorni. I tentativi eplorativi portati avanti dalle 'colombe' della maggioranza sarebbero stati utili a sciogliere i dubbi di Marcello Ferrara, unico esponente della minoranza a votare Sorrentino.
E' da sottolineare che il presidente del consiglio comunale è una figura di garanzia e che il suo ruolo è al servizio dell'intera assise. Sullo sfondo anche il fallimento dell'accordo con i due esponenti del Pd. In particolare avrebbe pesato il diniego del candidato sindaco del centrosinistra Cosimo Ferraioli di non aver accettato la proprosta del sindaco: entrare in maggioranza. Una scelta coerente con il mandato elettorale ricevuto dai circa quattromila sostenitori. Una decisione che aveva rimescolato bruscamente le carte in tavola.
Eletto con tredici voti in qualità di vicepresidente proprio Marcello Ferrara. I lavori sono proseguiti sino a trad sera. Intanto, nella giornata di ieri si sono celebrate anche le iniziative relative all' "alzata del quadro" in onore di San Giovanni Battista. L'appuntamento anticipa di un mese i feseteggiamenti per il santo patrono. Pippo Della Corte