Nell'ultima seduta di consiglio il centro destra, guidato da Antonio Squillante, aveva indirizzato l’attenzione sul nome di Nordino Fiorelli, ex presidente del consiglio nell’amministrazione Mazzola. “Abbiamo indicato il nome di Fiorelli – conferma Squillante – perché nella passata consiliatura ha svolto in maniera esemplare il ruolo di presidente garantendo le forze di opposizione, una scelta che avrebbe dato maggiori garanzie, tuttavia, la maggioranza aveva i numeri per imporre il suo candidato e alla fine è stato eletto Sorrentino, ci auguriamo che possa dare visibilità anche alle minoranze presenti in consiglio e che possa interpretare al meglio il delicato ruolo di garante”.
L‘idea di Squillante ha indispettito il Primo Cittadino che per spezzare gli equilibri nell’opposizione ha lanciato la proposta a Ferrara che ha raccolto speditamente l’invito.
“La proposta di Squillante – ha dichiarato il sindaco Mauri – è stata di basso profilo politico e aveva l’unico scopo di creare scompiglio nella maggioranza, ma per fortuna c’è stata l’apertura politica di Ferrara che ha permesso di archiviare la pratica per l’elezione del Presidente e procedere al successivo punto all’ordine del giorno. La nomina di Sorrentino – chiosa Mauri – ha seguito dei principi istituzionali ben precisi conformi alle leggi e ai regolamenti comunali, un atto avvenuto con piena legittimità.”
La vicepresidenza assegnata a Ferrara potrebbe essere il preludio di una nuova “pax politica” che configurerebbe nuovi scenari nel panorama amministrativo e politico della città doriana. Il ritrovato feeling tra i due ex leader del “Campanile” è scrutato con interesse dagli scranni dell’opposizione, ma soprattutto dalle forze di governo.