Dopo molti rumors ed attese, per tanti appassionati del mondo Android, da una trentina di giorni è finalmente disponibile in volumi normali il ben atteso Galaxy S3.
Nello sviluppo di questo device, cosi caro a casa Samsung, non sono mancati concept e mockup sparsi per tutta la rete e sui siti di informazione tecnologica, congetture sui materiali e sulle attitudini del nuovo nato per quel che riguarda solidità e prestazioni sia esterne che interne, dallo schermo “Ultra Mega Amoled” di turno, all’ultimo processore di prossima generazione Quad Core, alla batteria in polimeri che facesse durare per giorni la vita del device, a tutto ciò che rendesse questo smartphone un vero centro di rivoluzione per un nuovo slancio di Samsung e del suo top di gamma, in fin dei conti, carico delle aspettative di tanti.
Fino ad un mese fa e più, eravamo tutti intenti a guardare quali stupefacenti cambiamenti avrebbe portato Samsung con questo suo nuovo nato nel panorama smartphone, abbiamo visto fiorire in internet addirittura tre prototipi; i più hanno aspettato impensieriti nei bar della California che qualcuno smarrisse qualche prototipo di S3, essendo ormai abituati a questa tradizione da taluni a noi ben noti, ma ahimè cosi non è stato. Il nuovo Galaxy ha mostrato, invece fin da subito, la sua forma particolare un po’ a saponetta ed i materiali, non proprio come ce li si aspettava, che hanno fatto storcere il naso a molti, per non parlare dello schermo da 4.8 pollici, che ad alcuni acquirenti si è mostrato fin da subito con una tendenza al “colore fantasma” blu.
Il device si presenta in una forma stranamente anonima, oblunga; per chi lo conoscesse, come un piccolo Galaxy Ace gigante, realizzato in plastica, anche se Samsung, dal canto suo, si affanna a dichiarare che è tutto policarbonato. Le colorazioni disponibili per adesso sono due, Marble White, che è stata la prima ad essere arrivata sul mercato, e la Pebble Blue arrivata solo dopo. Entrambe queste versioni hanno avuto da subito problemi per quanto riguarda proprio i materiali e, per inciso, la scocca posteriore; la versione blu infatti ha avuto una immissione sul mercato addirittura ritardata, perché in fase di lancio, praticamente nel momento del packaging si sono accorti che molte delle cover posteriori erano difettose, vi si formavano delle bolle. E’ stato diverso per il White, a poco dall’uscita sul mercato, molti utenti infatti si sono lamentati di incrinature e striature orizzontali sulla back cover dopo solo una trentina di giorni di utilizzo.
Superati questi primi intoppi passiamo ad analizzare altro. Il fronte del “telefono” è nella complessità gradevole, design liscio senza fronzoli, con l’unico pulsante centrale derivante probabilmente dalla precedente generazione ed i due tasti accanto a sfioramento; completano la dotazione sui lati i tasti volume, fotocamera, il tasto accensione-blocco ed il connettore universale per usb ed HDMI. La microUSB è sia USB Host, che permette la connessione diretta di periferiche esterne, sia MHL 1.0 per la connessione diretta ad una TV HD tramite porta HDMI. Tanti i sensori presenti: accelerometro, geo-magnetic, giroscopio, RGB Light e barometro. Non manca poi il ricevitore GPS assistito e su rete GLONASS. Sulla parte superiore infine, troviamo il jack audio da 3.5 millimetri ed il secondo microfono per la soppressione dei rumori.
Lo schermo è di buona qualità e presenta l’ormai collaudata risoluzione di 1280 x 720, l’unità è di tecnologia Pentile ed è IPS, ossia si può guardare tranquillamente da più angolazioni, non è il massimo in quanto a luminosità, dato che ci sono schermi concorrenti che vanno già al di sopra di quel livello, ma offre una buona leggibilità sotto al sole ed un’ottima resa dei colori, non più sparati a fumetto, ma più vicino al reale. Sotto la scocca batte un cuore nuovo, il processore Exynos Quad Core ad 1.4GHz per Core, unità di comprovata bontà, ne abbiamo visto la longevità nella versione Dual che monta il Galaxy S2. La Gpu invece, ahimè, ritorna con una Mali, la quale affonda un pò le qualità dell’ottimo Exynos, ingegnerizzato molto bene da Samsung, ne danno prova le prestazioni, ma tornando alla Gpu, è una Mali 400MP. La ram a disposizione in questo modello per il territorio italiano è di 1 Giga, la memoria interna a nostra disposizione invece è di 16 e 32 GB, espandibile a sua volta con una microSD.
Sul retro del GS3 troviamo la fotocamera da 8 megapixel con flash a LED e l'altoparlante, anche quest’ultimo un po’ spartano, non certo di fattura Sony, è abbastanza potente e mediamente chiaro per le chiamate, mentre arriva ad un più che buono per la riproduzione multimediale, tutto questo a patto che non lasciamo appoggiato il nostro amato S3 su qualche superficie, in quel caso, tutti i suoni saranno dimezzati o forse più. Come detto sopra la fotocamera posteriore è da 8 megapixel con autofocus, fa delle buone foto, ha il flash LED e stabilizzatore, mentre quella anteriore è da 1.9 megapixel. Il GS3 supporta le reti quadribanda GSM/EDGE ed UMTS/HSPA+ fino a 21mbps in download e 5.76 in upload. Per quanto riguarda la connettività troviamo il bluetooth stereo 4.0, il WiFi dual band (a-b-g-n), WiFi Direct, DLNA ed NFC con Android Beam, che permette di scambiare dati semplicemente appoggiando i dorsi di due modelli dotati di questa tecnologia.
Per questo nuovo nato, Samnsung ha pensato non solo ad una non nuova ma solo rinnovata piattaforma hardware, ma anche ad una implementazione software di tante nuove features su Android 4.03 ICS, che ci vengono in aiuto nel normale uso quotidiano del device, quindi il terminale è più autonomo e sembra più intelligente nel seguire le nostre mosse. Tra le più gettonate featuers ci sono lo standby che si interrompe o meno a seconda del nostro sguardo sullo schermo, oppure il multi shot della fotocamera con la scelta autonoma da parte del software del miglior scatto, nuove ma non troppo però, il miglior scatto estratto dal multishot esiste infatti ormai da mesi, mentre lo standby a seconda dello sguardo, sul device provato, non funziona 3 volte su 5. La batteria del terminale è removibile e di 2100 mAh ed assicura una buona autonomia, nella media, che ci porta fino a sera con un uso normale. La ricezione del modulo antenna è buono e non soffre dell’effetto mano.
Che dire infine di questo Samsung Galaxy S3? Chiaramente è un buon terminale, un top di gamma da cui forse molti di noi si aspettavano di più, per citare qualcuno “il salto che non c’è stato”. E’ quindi essenzialmente nel target top di gamma del mercato, ma non sicuramente l’outsider, poi solo l’uso e le vendite ci diranno la verità. Il prezzo medio è di 570 euro, a voi la scelta.
Bernardino Califano